Come se non bastassero le temperature sempre più alte dovute al riscaldamento globale, per chi nei prossimi decenni si troverà a vivere nelle aree metropolitane sempre più grandi in tutto il mondo ci sarà una ‘tassa’ aggiuntiva che potrà arrivare a 4 gradi centigradi in più.
Come se non bastassero le temperature sempre più alte dovute al riscaldamento globale, per chi nei prossimi decenni si troverà a vivere nelle aree metropolitane sempre più grandi in tutto il mondo ci sarà una ‘tassa’ aggiuntiva che potrà arrivare a 4 gradi centigradi in più. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Nature Climate Change, secondo cui l’effetto è almeno parzialmente evitabile con alcuni accorgimenti.Secondo le stime dell’Onu, spiegano gli esperti dell’università dell’Arizona, da qui al 2050 la popolazione delle aree rubane raddoppierà, passando dai 3,3 miliardi di persone a 6,3. Questo favorirà la formazione delle cosiddette ‘aree megapolitane’, o ‘megalopoli’, con insediamenti urbani che coprono quelle che prima erano città separate per la lunghezza di decine e a volte centinaia di chilometri, un fenomeno in atto ad esempio anche nella nostra pianura Padana. Uno studio recente per gli Usa ne ha previste 23, la più grande della quale sarà il cosiddetto ‘corridoio del sole’, che coprirà gran parte dell’Arizona. Proprio quest’area è stata scelta per lo studio, che ha incorporato in un modello matematico sia le previsioni sull’urbanizzazione che le diverse previsioni sul clima futuro nella regione: “Lo scenario peggiore che abbiamo elaborato ha stimato un aumento vicino ai 4 gradi centigradi rispetto alla temperatura media al di fuori della megalopoli – spiega Matei Georgescu, l’autore principale – anche nel migliore dei casi, con una espansione ridotta e un uso del territorio con una densità minore, c’è comunque un aumento di almeno 2 gradi”. Il calore viene accumulato per un fenomeno chiamato ‘urban heat island’ (isola di calore urbano), dovuto principalmente al fatto che la città è costruita con materiali, dal cemento all’asfalto, che accumulano calore. Per questo motivo i ricercatori hanno inserito nella simulazione anche l’ipotesi che i tetti della città risultante vengano realizzati di colore bianco altamente riflettente: “Con questi tetti ‘freddi’ il fenomeno si attenua – spiega l’esperto – e l’aumento della temperatura si riduce della metà. Una delle conclusioni dello studio è che quando si parla di politiche ecosostenibili bisogna tenere conto anche di questi effetti, e non limitarsi a quelli delle emissioni, anche perchè in questo caso l’effetto dell’urbanizzazione risulta maggiore di quello del riscaldamento globale”.
Fonte: Ansa