Il Parco Monti Lucretili ha recentemente pubblicato il progetto del nuovo Piano di Assetto[1] che è stato ampiamente criticato dalle associazioni impegnate nella tutela ambientale per diversi motivi. Tra gli altri, si è sollevata una forte opposizione al progetto di installazione di punti Wi-Fi nel parco, annunciata nell’agenda delle azioni da intraprendere.[2]
Le associazioni ambientaliste hanno presentato al Parco la richiesta di emendare tale proposta insieme ad una corposa documentazione scientifica che dimostra i rischi per la flora e per la fauna correlati ai campi elettromagnetici da radiofrequenza emessi dai sistemi Wi-Fi.”La radiofrequenza, ovvero la radiazione emessa da cellulari e dispositivi connessi con il Wi-Fi, è stata classificata dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) nel 2011 come possibile cancerogeno per l’Uomo in Classe 2B. In quell’occasione la radiofrequenza non è stata classificata come probabile cancerogeno in Classe 2A per la mancanza di evidenze di un rischio sugli animali, ma poche settimane fa i risultati preliminari di un’ampia ricerca del National Toxicology Program degli Stati Uniti ha evidenziato che la radiofrequenza comporta un rischio cancerogeno nei topi”, commenta il Dott.
Fiorenzo Marinelli, biologo ricercatore dell’Istituto di Genetica Molecolare del CNR di Bologna, che sta conducendo degli studi genetici proprio sugli effetti del Wi-Fi. “Già nel 2015, inoltre, uno studio epidemiologico svedese aveva concluso che la radiofrequenza è un cancerogeno certo”.”Oltre al rischio cancerogeno, bisogna considerare che gli studi sugli animali dimostrano che i campi elettromagnetici emessi dal Wi-Fi causano nei topi un significativo aumento dello stress ossidativo, esattamente come avviene in presenza di un inquinamento di tipo chimico”, prosegue la Dott.ssa
Francesca Romana Orlando, vice presidente dell’Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale (A.M.I.C.A.). “Appare del tutto irrazionale, quindi, che un ente preposto alla tutela dell’ambiente si prefigga nel suo piano di azione di installare delle fonti inquinanti all’interno del Parco, qualsiasi siano le motivazioni che possono aver spinto ad ipotizzare tale proposta.” Hanno presentato un commento per richiedere l’eliminazione del progetto di installare punti Wi-Fi dall’agenda del Piano di Assetto i seguenti ricercatori e le seguenti associazioni: Associazione Italiana Elettrosensibili (AIE) Altura LazioAssociazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale (AMICA)Associazione “Orvinio: ambiente e cultura”Centro Consumatori e Utenti di BolzanoDott. Livio Giuliani, Portavoce ICEMSProf. Mario Barteri, Università La Sapienza, RomaDott.ssa Fiorella Belpoggi Direttore Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni Istituto Ramazzini, BolognaProf. Mario C. Canciani, Head, Allergology and Pulmonology Unit Clinica Pediatrica, Policlinico Universitario di UdineDott. Ivano Lonigro Esperto di monitoraggi ambientali, RomaDott. Fiorenzo Marinelli Istituto di Genetica Molecolare del CNR, Bologna Prof. Massimo Scalia CIRP, Università La Sapienza, RomaDott. Lucio Triolo Già ricercatore presso ENEA, Roma Sostengono l’iniziativa:Presidente Vittorio Bardi Associazione “SI alle Fonti Rinnovabili, NO al Nucleare”Massimo Scalia Presidente del “Movimento Ecologista” [1]
http://www.parcolucretili.it/avviso_piano_assetto_aprile_2016 [2] Pag. 45 dell’allegato 1 del Piano di Assetto del Parco:
http://www.parcolucretili.it/app/webroot/userfiles/file/tavole%20piano%20assetto/Allegato1_Azioni_160221.pdf