Vai al contenuto della pagina

Non uccidete i lupi! Non conviene a nessuno…

homepage h2

Meglio proteggere le greggi che lasciarsi trascinare dalla caccia al lupo. I metodi letali aggravano i problemi esistenti, e procurano danni agli animali domestici
È tornato il lupo delle favole a incutere paura nelle nostre campagne e perfino ai margini delle nostre città. In tutta Italia i cacciatori si dicono agguerriti contro il vecchio nuovo nemico e in molti scelgono la strada dell’abbattimento. Ma non ci potrebbe essere niente di più sbagliato, e non solo dal punto di vista animalista. Una ricerca pubblicata dalla rivista specialistica ‘Frontiers in Ecology and the Environment’ ha dimostrato che l’abbattimento dei predatori comporta nella metà dei casi un aumento dei danni a scapito degli animali domestici. Mentre l’uso di metodi non letali, come la protezione delle greggi, si è dimostrato più efficace: nell’80% dei casi gli attacchi sono diminuiti. “Purtroppo in molte parti del mondo è diffusa tra le autorità, i cacciatori e gli allevatori di animali domestici come soluzione ‘istintiva’ per evitare danni al bestiame quella più semplice, ovvero, abbattere i predatori, come orsi, lupi e grandi felini. I risultati dello studio dimostrano e confermano però che l’abbattimento è una cura peggiore del male”, evidenzia il Wwf.
I metodi letali, come caccia, esche avvelenate o trappole, non risolvono i problemi degli allevatori ma al contrario aggravano i problemi esistenti: solo nel 29% dei casi esaminati si ottiene una diminuzione temporanea degli attacchi al bestiame mentre nel 43% si nota, invece, un aumento dei danni nei confronti degli animali domestici dopo l’abbattimento di un predatore.
L’utilizzo di metodi non letali, come l’uso di cani da guardia per le greggi, recinzioni elettriche o dissuasori come il nastro segnaletico, si è rivelato invece efficace: nell’80% dei casi esaminati i danni al bestiame sono diminuiti.
Il Wwf ricorda che “tutti i predatori che vivono nel territorio alpino, a cavallo tra i vari Paesi, sono specie la cui popolazione è drasticamente minacciata e per questo qualunque soluzione ‘sperimentale’ è da scoraggiare, specialmente per il lupo. Ancora oggi la decimazione della popolazione tramite abbattimenti casuali è una prassi ed il grande pericolo di questi metodi è che vengano uccisi individui importanti per la struttura del branco o l’approvvigionamento di cibo”.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!