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Quando anche la morte è… ecologica!

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Vi siete mai chiesti quale impatto ambientale generi l’industria del “caro estinto”? Bare con materiali tutt’altro che ecologici, tumulazioni, trasporti, eccetera. Ma c’è chi ha pensato a una morte… a basso impatto.
Il progetto si chiama ECATE, dal nome della dea che accompagnava le anime nel passaggio all’aldilà, illuminandone il cammino. E’ promosso dall’associazione W3 , «costituita con l’intento di promuovere, sviluppare e divulgare iniziative, metodi e tecnologie che abbiano l’obiettivo di ridurre l’impatto dell’attività umana sulla biosfera e che rispettino i principi dell’Economia del Bene Comune» spiega Giorgio Gallo, portavoce dei promotori.«Gli operatori convenzionati, che possiedono precise caratteristiche etiche, mettono a disposizione un catalogo di prodotti e servizi rispondenti a linee guida e requisiti minimi etici e ambientali, con i quali ottenere un funerale secondo le proprie aspettative – prosegue Gallo – Siamo ormai in molti a desiderare di poter chiudere il ciclo della nostra vita con la stessa attenzione per l’ambiente e la società con cui abbiamo vissuto. Non è solo per coerenza con le idee che si professano. Uscire da un sistema in cui domina l’apparenza sul contenuto, sentire e far percepire che anche in questo momento è fatto tutto con questo spirito, si riflette inevitabilmente anche sull’animo dei partecipanti, almeno di quelli più sensibili, e contribuisce a lenire il dolore».
Le finalità di Ecate sono:
  • Fornire assistenza e garanzie a chi intende introdurre dei criteri etico/ambientali all’interno di questa parte del ciclo di vita proprio, di un congiunto o di un amica/o.
  • Organizzare la domanda, canalizzandola verso quegli operatori che si impegnano a fornire risposte adeguatamente garantite e controllabili, per creare una massa critica che possa influenzare l’offerta e contenere i costi.
  • Controllare gli operatori per favorire quelli che operano con correttezza e trasparenza.
  • Favorire un dibattito tra gli associati per migliorare costantemente la qualità etico/ambientale dell’offerta e rispondere meglio alle diverse esigenze e modi di sentire.
Quanto costa
«Una cerimonia svolta secondo i principi di ECATE ha un costo base sostanzialmente equivalente a una tradizionale, di costo e standard medi – spiega Gallo – E’ tuttavia necessario pagare una quota associativa all’Associazione W3, che ha ideato e gestisce il progetto ECATE, in quanto, per essere realmente indipendente, ECATE basa il suo sostentamento sulle quote di iscrizione degli interessati. Con le quote raccolte, W3 può promuovere e gestire il progetto, fornendo assistenza ai soci e controllando l’operato degli operatori convenzionati. A ogni Socio ordinario W3 sarà rilasciato il certificato relativo alla quantità di emissioni compensata al progetto finanziato. W3 tiene un apposito registro dei certificati, visionabile da ogni socio».

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