Quasi quattromila chilometri quadrati di foresta amazzonica distrutti nei primi sei mesi del 2022: i dati sono forniti dal Deter dell’INPE (National Institute for Space Research). È il quarto anno consecutivo con record di deforestazione nello stesso periodo.
Nei primi 6 mesi del 2022 ben 3.988 chilometri quadrati di foresta amazzonica sono andati distrutti, oltre tre volte la superficie di Roma,
come fa notare il WWF rilanciando i dati forniti dal Deter dell’INPE (
National Institute for Space Research).
«Il valore è il più alto mai registrato per questo periodo dall’inizio della serie storica, nel 2016 – praticamente il triplo del valore registrato nel 2017 (1.332 km2). È il quarto anno consecutivo con record di deforestazione nel periodo. L’incremento rispetto ai primi sei mesi del 2021 è stato del 5%. Il mese peggiore dal punto di vista della deforestazione è stato giugno, quando sono stati devastati 1.120 km2, il 10,1% in più rispetto a giugno 2021.
Nel solo mese di giugno, nel Cerrado, sono stati disboscati 1.026 km2, più del doppio (+111,5%) di quello registrato nel 2021 e nel 2020. Ancora una volta gli stati più devastati si trovano nella regione di Matopiba» spiegano dall’associazione.
«La regione più devastata è stato il Cerrado, quando tra l’inizio di gennaio e la fine di giugno sono stati devastati 3.638 km2, con un incremento del 44,5% rispetto ai primi sei mesi del 2021».
Per Mariana Napolitano, responsabile scientifico del WWF-Brasile, la deforestazione in Amazzonia nella prima metà del 2022 è stata allarmante e avvicina sempre di più il bioma al punto di non ritorno da cui la foresta non potrà più sostenersi, né fornire i servizi ambientali da cui dipende il futuro non solo del Brasile ma del nostro Pianeta.
«Abbiamo perso quasi 4.000 km² di foresta amazzonica in soli sei mesi, confermando la tendenza all’intensificazione della deforestazione negli ultimi tre anni. Quando perdiamo le foreste, mettiamo a repentaglio il nostro futuro. L’Amazzonia è la chiave per regolare le precipitazioni dalle quali dipendono la nostra agricoltura, la nostra fornitura di acqua potabile e la disponibilità di energia idroelettrica. E’ anche un importante serbatoio di carbonio: rimuovendo anidride carbonica dall’atmosfera, l’Amazzonia rallenta il riscaldamento globale. Il furto di terreni pubblici e l’estrazione illegale, che non generano ricchezza o qualità della vita, stanno distruggendo il nostro futuro».
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Letture utili
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