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Raccolta differenziata: Italia ferma al 33% contro il 70% dell’Austria

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Siamo ancora lontani dalle performance dei paesi nordici sulla gestione dei rifiuti. Sul piano nazionale stenta a decollare la raccolta differenziata e si conferisce ancora troppo in discarica: il 49% contro il 3% degli altri paesi
Troppe discariche e raccolta differenziata ancora marginale. È questo, in sintesi, il giudizio sull’Italia che nasce dall’elaborazione dei dati del rapporto annuale “L’Italia del riciclo” promosso da Fise Unire e dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile. Il documento riassuntivo della ricerca mette in nero su bianco il gap che separa il nostro paese da chi in Europa ha da anni elaborato una strategia più razionale sui rifiuti urbani. In Italia la raccolta differenziata, a livello nazionale, raggiunge un misero 33%, ancora ampiamente al di sotto della media europea del 42%. Peggio di noi solo Portogallo (19%) e Grecia (18%). Eccoli invece i paesi più virtuosi: svetta l’Austria con il 70% di differenziata, seguita da Germania e Belgio (62%), Paesi Bassi (61%), Svezia (50%) e Danimarca (42%). Questi sei Paesi europei, oltre a un elevato tasso di riciclo e a una quota significativa di recupero energetico, mostrano anche un altro dato in comune: smaltiscono in discarica tra lo zero e il 3% dei rifiuti.
In Italia 15 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno finiscono in discarica, pressappoco la metà (49%) di tutta l’immondizia. Secondo Edo Ronchi,
presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, uno dei motivi principali di questa situazione è la bassa tassazione sullo smaltimento in discarica (15 euro a tonnellate in Italia contro le 40 in Germania). “Occorre dare effettiva priorità al riciclo, così come ci chiede l’Europa” commenta Monti. Ma la tassazione potrebbe anche facilmente tramutarsi in un incentivo nascosto all’incenerimento dei rifiuti, che ha conseguenze sanitarie ancora più temibili e dirette sulla popolazione.
Il Lazio, con oltre 2,5 milioni di tonnellate, è la regione che smaltisce in discarica la maggiore quantità di rifiuti urbani, pari al 74% di quelli prodotti. E che spende di più.
La Lombardia la Regione che si affida meno alla discarica (8%), seguono distanziate Friuli Venezia Giulia (14%) e Veneto (15%).

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