Sabbia e conchiglie per ricordo? Si rischia la sanzione
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Il Codice della Navigazione all’art. 1162 (Estrazione abusiva di arena o altri materiali) stabilisce che “Chiunque estrae arena, alghe, ghiaia o altri materialinell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale ovvero delle zone portuali della navigazione interna, senza la concessione prescritta nell’articolo 51, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.549,00 a euro 9.296,00“.L’abusiva esportazione dei materiali del demanio marittimo devasta i litorali provocando un enorme danno all’ecosistema. Va precisato che per demanio marittimo, ex art. 28 del Codice della navigazione, si intendono lidi, spiagge, porti, rade, lagune, foci di fiumi che sboccano in mare e bacini di acqua salmastra, che sono, quindi, di proprietà dello Stato. Spesso, tuttavia, sono le ordinanze delle Capitanerie di Porto a corroborare il dato legislativo precisando i comportamenti vietati, spesso sconosciuti all’incauto bagnante.Se cogliere in flagrante il trasgressore è spesso difficoltoso negli stabilimenti balneari e nelle spiagge libere, è difficile, invece, sfuggire ai controlli di sicurezza, in particolar modo negli aeroporti, dove sono stati intensificati.Allo scalo di Cagliari Elmas, ad esempio, si contano sempre più turisti fermati e trovati con valigie colme di bottigliette contenenti la sabbia e i ciottoli dei litorali Sardi, oppure con trolley pieni di conchiglie che potrebbero arricchire gli acquari di casa a discapito dell’arenile nostrano.Inutile per l’incauto turista/predatore riferire di non sapere nulla del divieto di asportazione: a causa del prelievo illegale di sabbia, ciottoli e conchiglie, non resta che pagare la sanzione elevata dalle forze dell’ordine, che poi provvederanno a riportare al proprio posto i tesori che l’ambiente ha creato nei secoli.
Fonte: Sabbia e conchiglie per ricordo? Si rischia una multa salata
(www.StudioCataldi.it)