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Salviamo il lupo: centinaia di migliaia di firme raccolte

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La campagna #SalvaIlLupo ha già raccolto centinaia di migliaia di firme per salvare questo animale dagli abbattimenti selvaggi che anche le istituzioni stano avallando.
A quando risale il primo via libera di Governo e Regioni all’abbattimento dei lupi? «Alla riunione tecnica del 24 gennaio 2017, in un contesto in cui già centinaia di lupi vengono brutalmente uccisi dal bracconaggio con il fucile, bocconi avvelenati o lacci di filo metallico» spiegano i promotori della campagna #SalvailLupo del Centro Studi Movimento Animalista, che hanno avviato una petizione diretta al ministro dell’ambiente, al presidente della Regione Emilia Romagna e al presidente del Consiglio, petizione che ha già raccolto centinaia di migliaia di firme.
«L’approvazione definitiva del “Piano per la conservazione del lupo” doveva essere votata il 2 febbraio, ma è stata rinviata al 23 febbraio, data in cui il tema non è stato inserito più all’ordine del giorno. Il voto definitivo sulla caccia ai lupi doveva essere votato il 9 marzo, ma la Conferenza Stato-Regioni ha trovato, quasi all’unanimità, l’accordo su un documento che chiede lo stralcio delle uccisioni. Solo la Regione Toscana e la provincia autonoma di Bolzano premono ancora per una riapertura della caccia ai lupi», ricostruisce sempre la campagna per salvare il lupo.
«Nella riunione del 30 marzo, la maggioranza delle Regioni doveva chiedere il ritiro dell’abbattimento selettivo, previsto dal capitolo III.7, ma per l’ennesima volta è stato rimandato. L’11 maggio la Regione Toscana, per bocca del suo assessore Marco Remaschi, ha invocato nuovamente la deroga per poter abbattere i lupi. Sarebbero ben 500 sui 600 stimati stimati per la Toscana, secondo quanto auspicato dallo stesso assessore in una recente audizione in commissione sviluppo rurale del Consiglio regionale. Diventa ancora più urgente una rapida approvazione del Piano di gestione in Conferenza Stato-Regioni con l’esclusione del capitolo sugli abbattimenti.
Possiamo e dobbiamo fermarli».
Hanno aderito:
ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali
OIPA – Organizzazione Internazionale Protezione Animali
LNDC – Lega Nazionale Per La Difesa Del Cane
LAC – Lega Abolizione Caccia
LEAL – Lega AntiVivisezionista
NALA – Nuova Associazione Liberazione Animale
Almo Nature – pet food + aLmore
Associazione Animalisti
Irriducibili Liberazione Animale
 
La petizione è stata firmata anche da:
Mario Oliverio (Presidente della Regione Calabria)
Carla Rocchi (Presidente ENPA)
Massimo Comparotto (Presidente OIPA)
Gian Marco Prampolini (Presidente LEAL)
Gianluca Felicetti (Presidente LAV)
Giuseppe Onufrio (Direttore di Greenpeace Italia)
Fulvio Mamone Capria (Presidente della Lipu)
Rossella Muroni (Presidente Legambiente)
Pier Giovanni Capellino (Presidente Almo Nature)

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