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Scempio del mare: Campania e Sicilia in testa

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Legambiente ha presentato il suo rapporto “Mare Monstrum”: oltre 13.000 infrazioni nel 2011 colpiscono l’ecosistema marino, 36 reati al giorno e in media uno ogni due chilometri di costa, con Campania e Sicilia in testa alla classifica degli illeciti.
Molla gli ormeggi la 27esima edizione di Goletta verde, l’imbarcazione targata Legambiente, che anche quest’estate circumnavigando la penisola terrà sotto controllo la qualità delle nostre acque. Un’impresa non facile, a giudicare dai dati che emergono dal rapporto ‘Mare Monstrum’ presentato dall’associazione al Museo di zooologia a Roma: oltre 13.000 infrazioni nel 2011 colpiscono l’ecosistema marino, 36 reati al giorno e in media uno ogni due km di costa, con Campania e Sicilia in testa alla classifica degli illeciti. Molti i progetti a bordo di Goletta verde, tra cui il primo Atlante fotografico dei paesaggi costieri, il progetto Fish scale ‘pesce ritrovato’ per preservare la biodiversità marina, e l’obiettivo di fermare il sovrasfruttamento del mare.
Schierata contro i ‘pirati’ del mare, l’eco-giro di Goletta verde partirà il 23 giugno da Imperia per concludersi il 14 agosto a Trieste (26 tappe in cui si tenterà di coinvolgere anche i cittadini). “Punteremo i riflettori sull’abusivismo e sulla speculazione edilizia – afferma Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente – che imperversano lungo la costa e che sono una vergogna nazionale”. Inoltre, continua Muroni, “solo nel 2011 i sequestri in materia urbanistica sulle coste sono stati 1.298 quasi quattro al giorno”. Per Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, un pericolo sono “anche gli scarichi fognari non trattati: la depurazione arriva solo al 76% del totale del carico inquinante prodotto (82% al nord, 79% al centro, 66% al sud e isole); oltre alle trivellazioni petrolifere e la sicurezza delle rotte”. La frequenza dei reati contro il mare è di 36 infrazioni al giorno, in media una ogni 2 km di costa, pari a oltre 13.149 in un anno. A livello regionale la prima in cima alla black list è la Campania con 2.387 reati pari al 18% del totale nazionale e 5 reati ogni chilometro di costa. A seguire la Sicilia con 1.981 infrazioni, la Puglia con 1.633 e la Calabria con 1.528 (le quattro regioni “a tradizionale presenza mafiosa” fanno registrare oltre il 57% del totale dei reati). Il reato più diffuso è la pesca di frodo (quasi 5.000 infrazioni), seguita dall’abusivismo edilizio sul demanio con 3.171 illeciti e dalla mancata depurazione con 2.669 violazioni. In totale, per i crimini commessi ai danni del nostro mare si contano 15.790 tra denunciati e arrestati e 3.870 sequestri.
Fonte: Ansa

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