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Se il lavoro non c’è (pas)siamo al «verde»

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In Italia aumentano i giovani disoccupati e manca una politica seria che garantisca opportunità alle nuove generazioni. Eppure ci sono settori in espansione che possono dare risposte positive: sono i lavori ecologici e sostenibili.
Che futuro può mai attendersi un paese dove due giovani su tre non trovano lavoro? E quindi non possono ambire a una professionalità o gettare le basi per mantenere una famiglia? Questo paese è l’Italia, dove a fine 2010 il tasso di disoccupazione giovanile, cioè quello che interessa la fascia di età tra i 15 e i 24 anni, ha toccato i massimi storici dal 2004, arrivando al 28,9%.

Una percentuale quasi altrettanto alta, il 26,7%, rappresenta il fabbisogno occupazionale non soddisfatto delle imprese italiane. A dirlo è Confartigianato: le aziende italiane, due volte su tre, non trovano le professionalità che cercano. Quali sono questi lavori che nessuno vuole fare? Si tratta per lo più di lavori tradizionalmente legati alla manualità, alla cultura del saper fare anziché a quella del sapere. Ad esempio, gli installatori di infissi e serramenti: nel 2010 ne servivano 1500 ma l’83,3% delle offerte di lavoro non è stata soddisfatta. E ancora i panettieri e i pastai: su 1040 posti da coprire ne sono rimasti scoperti il 39,4%. Poi ci sono i tessitori e i maglieristi, i tagliatori di pietre, gli scalpellini e i marmisti; per non parlare della richiesta di pasticceri e gelatai, che per il 29% è rimasta disattesa. Insomma, c’è una lista di ben 68 mestieri che in Italia richiederebbero manodopera, che però non è disponibile.

C’è poi un altro spiraglio che si sta aprendo in questi anni per i giovani che vogliono costruirsi e si stanno costruendo una professionalità, ma anche per chi vuole riconvertire la propria, già acquisita nel tempo. Si tratta dei cosiddetti «lavori verdi», cioè gli impieghi in quei settori che fanno della sostenibilità, del consumo critico e del benessere profondo e naturale una chiave di lettura del presente e del futuro. Settori che stanno vivendo momenti fortemente positivi.

È su questo che Terra Nuova ha deciso di concentrarsi questo mese, per fornire non solo spunti di riflessione, ma anche un vero e proprio vademecum per orientarsi…

Sempre nell’articolo:

>> Tutte le opportunità della green economy

>> Energie rinnovabili e lavoro

>> Tra tessile biologico e energy manager

>> Tornare alla terra: agricoltura bio, coldiretti, PAC e filiera corta

>> Salute al naturale: opportunità e ambiti di lavoro

>> L’arte della manualità. Le richieste del mercato

>> In più: 4 box con tutti i riferimenti per contattare le realtà lavorative e formative dei seguenti settori:
– Biologico
– Energie Rinnovabili
– Salute Naturale
– Artigianale

La descrizione completa dell’articolo è disponibile su Terra Nuova – Marzo 2011 versione eBook.

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