Sempre meno diesel e benzina
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Come è ben noto l’inquinamento, non solo quello che esce dal tubo di scappamento, ma anche quello già prodotto “alla base”, è in diretta proporzione con i consumi del veicolo. Secondo i calcoli del suddetto sito con un veicolo che produce 60 grammi di CO2 per km, si risparmierebbero almeno mille euro l’anno, se ne risparmierebbero 765 euro se le emissioni fossero pari a 80 grammi per km e 535 euro con 95 grammi per chilometro.
Le stime dell’organizzazione ci lasciano qualche segnale positivo: nel corso del mese di settembre in Europa sono scese le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio, abbassandosi di 1.548.039 tonnellate rispetto allo stesso mese del 2011, con un calo del 16,3%. Da cosa deriva tale risultato? Soprattutto dal taglio di emissioni di CO2 provenienti dall’uso di gasolio, scese di 1 milione di tonnellate solo a settembre e di quasi 6 milioni di tonnellate nei primi 9 mesi dell’anno grazie all’utilizzo di veicoli meno inquinanti, a gas naturale, ibridi ed elettrici.
Sullo sfondo rimane la nuova proposta di regolamento della Commissione europea, in base alla quale i veicoli dovrebbero tutti immettere nell’atmosfera non più di di 95 grammi di CO2 per km entro il 2020. Oltre a favorire la riduzione delle emissioni inquinanti, la nuova norma potrebbe favorire anche l’occupazione, con la creazione di 100mila nuovi posti di lavoro.
La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni. Alla politica spetta il compito di ridurre il traffico veicolare, ciò nondimeno un miglioramento dell’efficienza degli automezzi rimane sempre auspicabile. In Italia sta crescendo la diffusione di veicoli a metano e aumenta la disponibilità degli impianti.