Con una percentuale di votanti ferma sotto il 32% il referendum sulle trivelle non ha raggiunto il quorum. Ma i sì sono stati l’85%.
Il referendum sulle trivelle
non ha raggiunto il quorum, ma allo spoglio la vittoria dei sì, benché non valida, è stata schiacciante.
Ecco i risultati definitivi
Elettori 50.675.406 Votanti 15.806.788, pari al 31,19% Sì 13.334.764, pari al 85,84% No 2.198.805. pari al 14,16%
Schede bianche 104.420, pari allo 0,66%
Schede nulle 168.138, pari all’ 1,06%
Schede contestate e non assegnate 663
Grazie al referendum sulle trivelle “ci sono state modifiche alla normativa proposte dal Governo e approvate dal Parlamento. Questa non è demagogia. Petroceltic e Shell hanno rinunciato. I permessi di ricerca sono stati bloccati. Se questo è avvenuto penso sia una vittoria”. Lo ha detto il presidente del Comitato per il sì al referendum, Pietro Lacorazza, in conferenza stampa alla Camera. “Se il governo vuole costruire una nuova politica energetica collaborando con i territori, noi siamo pronti”, ha aggiunto Lacorazza.
Le associazioni del Comitato per il sì al referendum sulle trivelle presenteranno un ricorso al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere il blocco immediato delle cinque concessioni estrattive entro le 12 miglia. Secondo Enzo Di Salvatore, estensore dei quesiti referendari, “le concessioni sono scadute da anni. La norma prevede che siano prorogati i titoli vigenti, non quelli scaduti. Di conseguenza le aziende petrolifere stanno continuando ad estrarre senza autorizzazione”.