Un piano per l’ecoinnovazione made in Italy
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adottare politiche coerenti,sostenere cioè la politica ambientale con un quadro normativo coerente a vari livelli (locale, nazionale, europeo e internazionale) che promuova l’”ecoinnovazione” con nuove norme e con la revisione di quelle esistenti, per indirizzare anche le attività di ricerca e sviluppo in armonia con le politiche industriali ed economiche;
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avviare un programma di formazione/informazione nazionale in grado di far crescere nuove competenze e professionalitàper i settori strategici di nuova economia, ma anche per riqualificare figure professionali che operano in settori e comparti tradizionali del sistema produttivo italiano interessati a processi di riconversione “verdi”. Veicolare nuovi di stili di vita e approcci culturali ecologici, creare consenso sociale verso le tecnologie, i processi, i servizi e i prodotti eco innovativi;
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promuovere a tutti i livelli i prodotti e i servizi caratterizzati da un uso sostenibile delle risorse, da bassi impatti ambientali e da tracciabilità mediante la promozione di marchi, etichette e certificazioni. Diffondere gli appalti “verdi” sia nel settore pubblico che nel privato;
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creare una sorta di ‘cabina di regia’ per mettere a sistema il patrimonio nazionale di competenze, sia nel pubblico (università ed enti di ricerca), sia nel privato. Favorire la creazione dijoint venturetra i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico con il mondo scientifico e con le imprese per conciliare sostenibilità e competitivitàche non possono essere adeguatamente affrontate in maniera separata e settoriale.Favorire progetti sistemici e integrati di dimensioni significative, che coinvolgano singole aziende, distretti, reti di impresa, sistemi territoriali, istituzioni locali e organizzazioni sociali che possano fungere da nuclei di condensazione di questa fase di transizione verso la green economy;
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dare supporto alle imprese. L’Italia è uno dei maggiori paesi industriali al mondo e il secondo manifatturiero in Europa, pertanto le imprese devono essere aiutate ad affrontare la sfida globale della competitività in modo sostenibile. Approvvigionamento energetico sostenibile e uso efficiente dei materiali possono rappresentare gli strumenti con i quali affrontare la sfida.Per l’approvvigionamento sostenibile dell’energia l’Italia ha fatto significativi passi in avanti anche a supporto del sistema di imprese; per l’utilizzo sostenibile delle materie prime vi è un vuoto enorme da colmare. Per questo aspetto, sull’esempio di altri paesi europei, si pensa di istituire un’Agenzia per l’uso efficiente dei materiali, sfruttando risorse e strutture già esistenti per dare supporto delle imprese, soprattutto quelle medie e piccole.
A settembre assemblee programmatiche sui temi: sviluppo dei servizi ambientali; sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili; sviluppo delle filiere agricole di qualità ecologica, sviluppo di una finanza e di un credito sostenibile per la green economy.