Viaggio nel cemento: il film

Modena³ (Modena al cubo) è un documentario inchiesta sulla questione urbanistica modenese che da qualche anno è al centro di accese polemiche. Partendo dal documento Modena Futura, scritto dall’assessore Daniele Sitta, comincia un viaggio tra i cantieri e i palazzi della città, toccando tutti i nervi scoperti di questa vicenda e andando ad indagare le relazioni tra Pubblica Amministrazione e i cosiddetti “poteri forti”. Nel filmato veniva citato anche il sindaco di Modena, Giorgio Pighi, di professione avvocato. E nella prima versione del documentario (poi corretta) c’era un errore, per il quale Pighi ha querelato Veronesi.

In quella prima versione del filmato, l’autore aveva sostenuto come Pighi avesse assistito legalmente William Braga, come è stato, definendolo però presidente di una società, la Cmb, accusata di aver pagato tangenti per ottenere un appalto nei lavori della metropolitana di Milano. In realtà Pighi, avvocato prima di essere sindaco, aveva assistito Braga, che però era presidente della Cooperativa Muratori di Mirandola, anch’essa coinvolta in un processo.

Non appena ricevute le smentite della Cmb e di Pighi, Veronesi aveva rettificato il filmato, dandone notizia a mezzo stampa. Ma al sindaco non era bastato. Così era scattato il procedimento penale e il regista, 25 anni, che ha passato 13 mesi a osservare i cantieri in loco e ha ricostruito un possibile intreccio tra poteri forti e affari per favorire la densificazione della città, è stato, secondo molti webnauti “censurato”. Anche se in maniera indiretta. Il sequestro, ha precisato infatti l’avvocato Luca Scaglione, legale rappresentante del sindaco, non ha riguardato le versioni successive alla prima “nelle quali le affermazioni diffamatorie erano state tolte dallo stesso Veronesi”.