Viva il baratto!
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Una pratica antica quanto il mondo quella del baratto, considerata la prima forma storica di scambio commerciale di beni e servizi fra due soggetti. Anche nel baratto, come per le altre transazioni commerciali, il valore delle merci scambiate corrisponde al punto d’incontro fra la domanda e l’offerta. E anche se senza l’uso del denaro, il valore degli oggetti scambiati si stabilisce spesso grazie ad un accordo fra le parti, secondo ragioni di mutuo fabbisogno.
Un’azione ad alto valore educativo e sociale, che fa bene anche all’ambiente perché dà la possibilità di utilizzare tutto, non comprare niente e riutilizzare ciò che esiste già.
Il baratto in Italia
Sembra proprio che in Italia questa pratica sia tornata in auge, dal momento che recentemente numerose iniziative sono nate un po’ ovunque nel nostro paese. Una delle manifestazioni più grandi e più frequentate dedicate al libero scambio è la Fiera del baratto e dell’usato, a Napoli. Un evento organizzato dall’Associazione Bidonville, una realtà che pone i principi del ricambio e del riutilizzo tra le proprie linee guida. «Le cose effimere non sono mai riuscite a farci risparmiare materiali, energie e denaro», spiega l’associazione. «Ne siamo oramai delusi ed anche un po’ stufi. Non amiamo mobili, cose, vestiti, idee, fatti per durare una stagione; pensati per essere sostituiti presto e senza rammarico……
>> Sul mensile Terra Nuova da Febbraio c’è una rubrica dedicata al BARATTO: all’interno dello spazio Piccoli Annunci della Bacheca puoi inserire il tuo testo per lo scambio gratuito e libero di beni e prodotti.
Chiedi informazioni su costi e scadenze a: annunci@aamterranuova.it
La versione completa dell’articolo è disponibile nel numero di Marzo 2009 di Terra Nuova.
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