Vai al contenuto della pagina

BorghiIN: quando il vero viaggio sono le persone

homepage h2

Tra mare, montagne e parchi nazionali, in un Abruzzo ricco di storia e cultura a stupirvi saranno i borghi della rete di imprese cooperative BorghiIN.
BorghiIN: quando il vero viaggio sono le persone
In Abruzzo c’è una rivoluzione bella e contaminante, che parla di persone, di luoghi, di energie interconnesse, di impegno, di resilienza, di innovazione e di un nuovo modo di creare e proporre il l turismo.
In questo articolo vi racconteremo ciò che sta accadendo in Abruzzo, una regione, lo sappiamo, a livello mediatico non troppo conosciuta ma che saprà ricompensarvi con grandi sorprese.
Lasciateci dire che la fortuna di un viaggiatore che sceglie l’Abruzzo come meta turistica è quella di poter vivere tante esperienze locali in men che non si dica.
Dalle bellissime spiagge del litorale abruzzese, in pochissimo tempo è possibile raggiungere le località di montagna ai piedi della Majella e del Gran Sasso e tra un trekking e un giro in bici i nostri borghi vi aspettano per raccontarvi storie che altrimenti non avreste mai potuto conoscere.
La rete BorghiIN, che raggruppa tutte le cooperative di comunità nate nei borghi abruzzesi, vi offrirà la possibilità di vivere esperienze ricche di identità culturale e storica.
Nei vostri tour e nelle vostre visite sarete accompagnati da chi quella storia la conosce dal tempo dei tempi.
Qui le porte delle case saranno aperte, le botteghe ricche di cibi fatti come in casa tradizioni secolari, dietro l’angolo ci sarà sempre qualcuno a raccontarvi la sua storia, ma sopratutto nessuno mai negherà il vostro diritto ad andare lentamente.
Questa rete prende il nome di BorghiIN, dove IN sta per innovazione, intraprendenza e interconnessione e a farne parte sono tutte quelle comunità che hanno deciso di intraprendere la strada della cooperazione e dell’impresa come strumento di contrasto alle fragilità che colpiscono i luoghi più delocalizzati e rurali.
BorghiIN è un progetto promosso da Confcooperative Abruzzo e tanto spinto dal Presidente Massimiliano Monetti che dal 2016 ad oggi è riuscito a trasformare un sogno in un realtà concreta e tangibile.
Un sogno nato dalla voglia di far crescere negli abitanti dei piccoli borghi in sofferenza economica e sociale la consapevolezza che la cooperazione fosse la strada madre da seguire per avviare azioni di rigenerazione urbana e sociale.
L’impresa, per niente semplice, con costanza ed impegno ha visto nascere in 4 anni 33 cooperative di comunità in borghi ad alto tasso di spopolamento ed abbandono.
Ciò vuol dire che più del 10% dei borghi abruzzesi ha puntato sulla cooperazione come strumento per generare benessere economico e sociale partendo dall’impegno delle singole persone.
Un record in Italia che vede la rete dei borghiIN protagonista di un cambiamento divenuto un caso studio e che ci porta a testimoniare la nostra esperienza anche fuori regione.
C’è tanto ancora da fare, anzi tantissimo, ma nel frattempo sono nate nuove speranze, nuovi progetti, i borghi riprendono vita, nascono nuove attività commerciali e nuovi servizi essenziali alla persona si stanno strutturando, si iniziano a firmare nuovi contratti di lavoro e nascono nuovi stimoli per il rafforzamento delle competenze locali tramite corsi di formazione.
Le cooperative di comunità sono attivate dagli abitanti di uno specifico territorio e insieme creano e sviluppano progetti articolati in vari settori per creare occasioni di lavoro , tutelare e valorizzare il loro patrimonio culturale dei borghi, ma che al contempo creano o ripristinano servizi essenziali quali per esempio, l’emporio o il ristorante di comunità
Ogni borgo ha i propri cavalli di battaglia e sul turismo queste cooperative di comunità sono davvero forti e a vostra disposizione.
L’offerta turistica è davvero ampia, potrete andare a visitare gli orti eroici di Campo di Giove e farvi spiegare come sono stati capaci di ridare vita a terreni incolti per piantare legumi antichi che potranno farvi degustare, visitare Calascio e la sua magnifica Rocca in bici elettrica o a piedi o la vicina Santo Stefano di Sessanio, fare un salto ad Aielli per un tour dei murales nel bellissimo Borgo Universo dove le opere letterarie sono trascritte a mano e per intero sui muri e hanno dato vita allo street art contemporanea.
Andare alla ricerca dei cervi a Barrea o partecipare ad un vero e proprio workshop dello zafferano a Navelli, fare un salto a Castel del Monte per assaggiare il più buono dei formaggi di pecora, fare trekking nelle gole nascoste di Bolognano, conoscere la vera vita di un pastore ad Anversa degli Abruzzi o scoprire l’arte del vino ad Orsogna e Tollo.
Assaggiare una frittura di pesce azzurro appena pescato a Silvi-Pineto, il baccalà di Sant’Omero, i mugnoli di Pettorano sul Gizio, le mandorle di Collelongo, le sfogliatelle De. Co di Villalfonsina, andare alla ricerca di siti archeologici di estrema bellezza come Alba Fucens di Massa d’ Albe o a Cansano alla scoperta della storia dei Romani, passare per Fontecchio o ricercare luoghi religiosi come l’eremo celestiniano di Palena
E ancora percorrere le strade dei briganti a Sante Marie, redimere i vostri peccati salendo la Scala Santa a Campli, degustare vini e ventricina affacciati sui vigneti nelle colline del vastese nei borghi di Fresagrandinaria, Monteodorisio e Tufillo, per poi fare un salto nei borghi della Val di Sangro e affacciarsi sul Lago di Bomba da Colledimezzo e Pizzoferrato, scoprire i segreti dell’artigianato abruzzese con le coperte di Taranta Peligna, sgranocchiare le sfogliatelle di Lama dei Peligni, scoprire la capitale degli italici a Corfinio.
Se è vero che si parla di un nuovo turismo, lento e sostenibile, locale ed esperenziale non potete perdere questa occasione.
I nuovi viaggiatori prediligono mete turistiche che offrono la possibilità di alternare momenti caotici a momenti di relax e siamo contenti di dire che l’Abruzzo è maestra di questo equilibrio.
Qui il viaggiatore si plasma con l’abitante che fino a poco tempo fa viveva di solitudine in luoghi fragili ma ricchi di bellezza.
Questo nuovo modo di fare turismo, passando dalle competenze e le sinergie degli abitanti dei borghi permette a chi viaggia di entrare nel cuore dei luoghi e a chi rimane di incrementare il benessere comunitario, tentare di dare un futuro occupazionale ai giovani e di mantenere viva una cultura preziosa Paese intero.
Una riflessione ci sentiamo di condividere: i borghi non sono invenzioni di modernità o una moda del momento, i borghi sono sempre stati lì e mentre tutti noi eravamo impegnati in altro, le persone del luogo hanno scritto la storia della nostra identità culturale, anche quando le stagioni passavano e nessuno si vedeva in paese, quando le botteghe man mano chiudevano e i giovani con valigie piene di aspettative raggiungevano quelle città piene di luci e dagli odori diversi da casa.
Ciò che è cambiato nel modo di fare turismo, non sono le nuove parole di marketing che tanto leggiamo nei siti internet, ma la consapevolezza nelle persone dell’importanza dei loro retaggi e nella volontà di tenerli vivi e diffonderli.
E allora ci rivolgiamo a te caro viaggiatore, se viaggiare vuole dire scoperta, scegli la Rete dei borghi cooperativi BorghiIN, scoprirai storie vere, mangerai cibi preparati da mani sapienti, degusterai prodotti che rispettano i cicli del tempo e al contempo starai contribuendo alla valorizzazione di un territorio.
Qui da noi, in Abruzzo troverai porte aperte e il tuo passaggio nei nostri borghi farà di te un ospite gradito.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!