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In Italia crescono gli agriturismi

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Il turismo rurale tiene di fronte alla crisi e gli agriturismi crescono in numero, anche se di poco. Toscana e Alto Adige le regioni più solide. Preoccupa il considerevole calo al Sud Italia
Il turismo verde si mostra molto dinamico, e permette di guardare oltre il tunnel della crisi. Gli Italiani spendono sempre meno in alberghi e preferiscono prendere la strada di campagna verso la fattoria che offre alloggio e ristorazione. L’Istat informa che nel 2012 il numero di aziende agrituristiche si conferma superiore alle 20 mila unità: le aziende agricole autorizzate all’esercizio dell’agriturismo sono 20.474,  61 in più (+0,3%) rispetto all’anno precedente.
L’agriturismo ha avuto un vero e proprio boom tra il 2003 ed il 2012, e la sua sostanziale tenuta, nell’ultimo biennio, mette in evidenza il forte sviluppo del settore.
Nel corso del 2012, le nuove aziende autorizzate all’attività agrituristica sono 1.286, quelle cessate 1.225; rispetto al 2011, aumentano sia le nuove autorizzazioni (+97 unità) sia le cessazioni  (+476 unità) . Rispetto al 2011, gli agriturismi aumentano soprattutto nel Nord-ovest (+5,8%) e nel Centro (+2%), mentre calano nel Sud  (-13,2%). Il 40,9% degli alloggi, il 46,1% dei ristori e il 42,1% degli agriturismi con degustazione è localizzato nel Nord, mentre il 40,8% delle aziende con altre attività agrituristiche è ubicato nel Centro . Toscana e Alto Adige, con 4.185 e 2.996 aziende, si confermano i territori in cui l’agriturismo risulta storicamente più consistente e radicato. Più di un’azienda agrituristica su tre è a conduzione femminile; la maggiore concentrazione si rileva in Toscana, con 1.707 aziende, pari al 40,8% del totale regionale e al 23,5% del totale nazionale. 

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