L’ecoturismo si fa breve

Gli italiani hanno meno soldi da spendere e si vede, soprattutto nel settore turistico. I dati Istat rilevano una contrazione della spesa per i viaggi all’estero del -1.7%.

Per fortuna, la presenza inossidabile dei turisti stranieri ha permesso al settore di registrare comunque una discreta crescita: +3.4%.
Nonostante il saldo negativo dei pernottamenti rilevato durante la stagione estiva, l’Italia ha chiuso il 2011 con circa 387 milioni di presenze, registrando un +10% rispetto al 2001 e +3% rispetto al 2010. E’ interessante notare come la crescita dei pernottamenti sia da attribuire in toto alla componente straniera della domanda turistica, prossima al 45%. Ciò sottolinea il forte appeal che il nostro Paese ha sui turisti non residenti, che hanno speso quasi il 4% in più rispetto ai primi dieci mesi del 2011. Indubbiamente però, ad attrarre maggiormente sono le gite brevi, che permettono di visitare i luoghi di interesse senza dover soggiornare per troppe notti sul posto.

Le proposte del turismo sostenibile
Proprio per assecondare questa tendenza, anche le realtà del turismo responsabile hanno cominciato a offrire pacchetti di viaggio sempre più corti. Del resto, la sempre minore propensione dei nostri connazionali a spendere i propri soldi per andare all’estero in vacanza (-12, 2% rispetto al 2011) tende a favorire le gite brevi e fuori porta, che il nostro Paese è sicuramente in grado di offrire.
Ma è davvero possibile conciliare gli intenti e le finalità del turismo responsabile ai viaggi brevi? A giudicare dagli sforzi di alcune associazioni, sì. Il tentativo più originale è del Wwf, che ha strutturato delle offerte di breve ecovacanza racchiuse… in un tubo! Proprio così, un tubo colorato che contiene destinazioni e modalità di viaggio diverse, per venire incontro alle richieste di ogni eco-viaggiatore. Si chiama EquoTube e al suo interno viene illustrata nei dettagli la proposta di viaggio: i servizi inclusi, le strutture utilizzate, le attività previste durante il soggiorno e molte altre informazioni utili.

Ce n’è per tutti i gusti! Le offerte più economiche vanno da «EquoGusto», per chi cerca un pranzo o una cena bio a base di piatti tipici o vegan, ai soggiorni di un solo pernottamento. Salendo la scala di prezzo, a 129 euro si può acquistare il tubo «Assaggi di Natura», o le «Scappatelle di Natura» con due giorni in mezza pensione a 239 euro. In entrambi i casi sono state scelte strutture «amiche dell’ambiente». Tutti i partner del progetto rispondono a una Carta di valori del turismo responsabile, che indica precisi criteri di sostenibilità ai quali chi entra a far parte del circuito EquoTube deve rispondere.

Chi partecipa al progetto Tra le realtà aderenti all’iniziativa ci sono le Fattorie del Panda, appartenenti alla rete Wwf di agriturismi, molti dei quali adiacenti ad aree protette. Si tratta di aziende agricole multifunzionali, strutture ideali per l’ospitalità in natura in cui è possibile trovare gestori appassionati, in grado di introdurti e coinvolgerti nella natura, nella storia, nella gastronomia e nelle tradizioni locali. Altra possibilità sono le Perle Alpine: network di 27 località turistiche presenti nell’arco alpino che propongono vacanze di qualità in montagna, corredate da attività ecocompatibili per il tempo libero, ampie zone pedonali e una mobilità dolce assicurata da efficaci servizi di trasporto, grazie ai quali è possibile fare a meno dell’automobile! 

L’Equotube «Assaggi di Natura» e «Scappatelle di Natura» si possono trovare online all’indirizzo naturewwf.equotube.it oppure in alcune botteghe del commercio equo e agenzie di viaggio.

Articolo tratto dal mensile Terra Nuova Marzo 2013, anche come eBook.

 

Leggi il sommario completo del mensile Terra Nuova Marzo 2013.

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