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Samuel e Andrea…di villaggio in villaggio

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Continua la straordinaria avventura in bicicletta di Samuel Perini e Andrea Bandoli, i due ragazzi marchigiani che arriveranno fino in Spagna percorrendo pedalando 1700 chilometri. Le tappe? Tutte in ecovillaggi. Esperienze di condivisione. E’ la volta delle “Mine vaganti” e di “Ciricea”.
Samuel e Andrea raccontano la loro esperienza alla alla contea delle Mine Vaganti e all’ecovillaggio Ciricea, ulteriori tappe del loro viaggio.
 
«Nel paesino di Montecuccoli (FI) e precisamente a Torre di Mezzana ci ha ospitato una comunità di ragazzi e ragazze che da circa un anno sta sperimentando l’idea di ecovillaggio: “uno sposalizio tra una vita sociale e una rurale” secondo Francesca Guidotti, presidente della RIVE, associazione definita da lei stessa un’incubatrice in cui ha potuto “allenarsi” e conoscere persone disponibili a mettersi in gioco. Il luogo è meraviglioso, con una terrazza da far invidia a quella di Romeo e Giulietta e gli abitanti non sono da meno. Con un pizzico di pazzia hanno iniziato quella che viene spesso considerata un’utopia: una vita pacifica caratterizzata da rapporti ugualitari e armonici. Secondo Francesca sono necessarie due componenti per raggiungere tale scopo, il sapersi mettere in discussione ed essere disponibile ad ascoltare. La difficoltà sta proprio nel fatto di dover lavorare su stessi, “riuscire a capire i propri bisogni essenziali non negoziabili”. Pertanto il linguaggio assume il ruolo fondamentale di collante. All’interno dell’ecovillaggio si utilizza una comunicazione non violenta basata sul metodo del consenso per sconfiggere uno dei principali problemi di una comunità ma secondo noi presente anche nella società: l’incomunicabilità. Non ci stiamo riferendo ad una soluzione assoluta che vada bene per tutti, anche la natura ci insegna questo e cioè l’importanza della biodiversità (da laureato in biologia non potrei essere più d’accordo). Essere consapevole della biodiversità ed utilizzare un linguaggio non violento significa ad esempio discutere insieme agli altri per attuare un’azione rivolta al benessere di tutti in modo da non infastidire nessuno. Francesca aggiunge che non si tratta di chiedere il permesso ma di “essere nello stesso gruppo”. L’idea che le persone si fanno di quell’azione deve essere il più chiaro possibile.
Altra funzione del linguaggio è relativa all’organizzazione. Definire turni, ruoli ed un programma di massima condivisione che “verrà portato avanti nei suoi punti nel tempo libero” dice Francesca; priorità quindi alle proprie passioni senza però dimenticarsi del gruppo. In un’unica parola Autogestione, rispettivamente di se stessi e del gruppo.
Infine per chi volesse diventare una Mina Vagante potrà sperimentare per sei mesi rinnovabili fino ad un anno la vita in questa comunità seguendo alcuni punti come ad esempio essere in grado di autosostenersi economicamente per il cibo e le utenze. Francesca ci ricorda giustamente che gli ecovillaggi “sono comunità aperte ma non pubbliche” in quanto la casa è anche la vita delle persone che la abitano”».
 
Poi l’esperienza a “Ciricea”.
«Dal latino cerasus che significa ciliegio, Ciricea è il fiume che dà il nome a questo ecovillaggio. Situato ad una altitudine in cui ulivo e castagno convivono e permettomo la produzione sia di olio sia di farina, due ingredienti base per l’autosufficienza. Inoltre hanno creato un gruppo di acquisto solidale GAS nel vicino paese di Piteccio (PT) per la vendita e lo scambio di alcuni loro prodotti come ad esempio le uova a cui vorrebbero aggiungere verdure biologiche ricavate dal loro orto sinergico. Nata quattro anni fa, questa comunità sta resistendo principalmente grazie alla condivisione di un aspetto spirituale comune: la crescita personale e cioè “il percorso di conoscenza di sé stessi attraverso gli altri” ci spiega Massimo, uno degli otto abitanti ed in linea con i principi delle comunità più grandi come Damanhur.Ogni lunedì sera il cerchio per discutere ed organizzarsi e ogni domenica meditazione. Per far fronte alle spese dell’affitto questa comunità è in trasformazione verso l’idea di turismo negli ecovillaggi. A tale scopo è stata costruita una yurta e montate tende oltre all’edificio principale. Un occasione da non perdere!».
Visita la pagina Facebook del progetto:  https://www.facebook.com/ecosisiva
Leggi negli allegati Pdf la presentazione dell’ecovillaggio Ciricea e la loro lettera d’intenti e guarda la fotogallery.

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