Una festa che è riflessione sul tempo: a Monteriggioni
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«Purtroppo oggi la lentezza non è parte del viaggio. Prima l’automobile e poi i voli low cost e l’alta velocità ferroviaria hanno stravolto il nostro modo di viaggiare, creando una confusione tra viaggio e destinazione. Il tempo impiegato per raggiungere una meta viene considerato tempo perso, sprecato, un “danno collaterale” da ridurre al minimo utilizzando mezzi superveloci che ci catapultano in altre città, spesso in altri continenti, nel giro di poche ore. La nostra mente non è pronta a queste velocità folli, abbiamo bisogno di tempo per abituarci a nuovi paesaggi, nuove lingue, nuove culture, e per tentare di comprenderli, di entrare in connessione con loro. Il turismo “mordi e fuggi”, il collezionismo di “short break” da pochi euro nelle capitali europee sono la negazione del nostro concetto di viaggio. Nel viaggio lento, a piedi, in bicicletta, a cavallo, con gli asinelli, la meta perde importanza rispetto al percorso con cui la raggiungiamo. Il tempo trascorso in viaggio è prezioso, in genere più significativo del tempo trascorso a visitare la nostra destinazione, ammesso che esista una destinazione».
Perché secondo voi c’è bisogno di un appuntamento come questo? Quale il cambiamento di paradigma che proponete?
«Sarà un momento di riflessione sull’uso del nostro tempo e delle nostre energie. La cultura occidentale ci costringe a ragionare per obiettivi, appunto prefiggendoci delle mete non solo nel viaggio, ma anche nel lavoro, nello studio, nella vita. La rapidità con cui raggiungiamo tali obiettivi, magari bruciando le tappe, viene percepita come un valore. Il viaggio lento ci insegna invece a vivere nel presente, a goderci ogni passo, ogni respiro, ogni paesaggio, ogni profumo».
Un paradigma che vale solo per il viaggio o che potrebbe/dovrebbe ispirare il nostro quotidiano?
«Certo, il viaggio lento rivaluta quello che per la cultura dominante è tempo perso. Uno degli obiettivi del Movimento Lento, l’associazione che abbiamo fondato nel 2011, è la divulgazione della cultura del viaggio lento come stile di vita. Chi affronta un lungo viaggio conosce l’importanza della semplicità, anzi della frugalità. Impara presto che uno zaino leggero facilita il viaggio, e che nei pochi chili di bagaglio che porta sulle spalle c’è tutto quel che serve per girare il mondo, e passare momenti più felici di quelli che ci riserva la nostra vita di tutti i giorni, popolata di oggetti inutili».
IL FESTIVAL
CHI E’ ALBERTO CONTE
Alberto Conte si occupa della divulgazione del viaggio lento, a piedi e in bicicletta, con varie attività. Fondatore e presidente del Movimento Lento, è direttore di itinerAria, azienda specializzata nella valorizzazione del turismo slow tramite le nuove tecnologie, e di SloWays, tour operator specializzato nei viaggi “lenti”. Appassionato camminatore e ciclo-viaggiatore, è autore della cartoguida ufficiale e di varie guide sulla Via Francigena, e lavora per i principali Enti Pubblici attivi nella valorizzazione degli itinerari culturali da percorrere con lentezza.
Sito:
www.slowtravelfest.it