Viaggiare equo e solidale anche in Italia
homepage h2
Per chi si occupa di commercio equo, il viaggio diventa un’occasione importante. Questa pratica economica infatti non è solo definibile come un felice incontro tra domanda e offerta, ma si configura prima di tutto come un felice incontro tra persone.
In un viaggio «equo e solidale», in un certo senso, si ripropone ciò che avviene in un piccolo mercato contadino. Produttori e consumatori si conoscono, parlano insieme, si scambiano saperi. Ed è così che il cerchio si chiude. La prima possibilità nel nostro Paese è quella di aderire alle proposte delle singole Botteghe impegnate in progetti nel Sud del Mondo. Attraverso i viaggi all’interno dei progetti di cooperazione, il socio, come il semplice cliente, ha la possibilità di percorrere a ritroso il valore aggiunto che sta dietro ad ogni singolo prodotto.
Bisogna ammettere però che queste offerte di viaggio non si trovano sempre dietro l’angolo. Come ci ricorda Andrea Reina di Assobotteghe «non esiste ancora un catalogo di turismo equo e solidale. Le associazioni e le cooperative dell’equo e solidale organizzano il proprio progetto di turismo responsabile, ma non sono sempre in grado di allargare questa esperienza oltre il raggio dei propri soci». Certo, c’è l’associazione RAM, tra i fondatori Aitr, che da sempre ha organizzato viaggi per conto degli operatori del commercio equo. Ma bisogna ammettere che l’apertura di uno sportello del turismo responsabile presso le Botteghe non è mai
riuscito a decollare…
Sempre nell’articolo:
>> Viaggi e Miraggi
>> Le rotte del commercio equo
>> Il turismo equo e solidale in Italia
>> Viaggio nelle Marche solidali
>> La Mappa dell’Italia equo e solidale
>> La Sicilia rinascente
La versione completa dell’articolo è disponibile nel numero cartaceo Luglio/Agosto 2010 di Terra Nuova o come eBook.
La nostra rivista: TERRA NUOVA
Acquista l’ultimo numero della rivista
Leggi on line la copia omaggio integrale della nostra rivista