Sta per ripartire in presenza la formazione CLIPS (Community Learning Incubator Programme for Sustainability). Il programma, già dal 2014 ha raccolto e distillato le metodologie e gli strumenti che consentono ai gruppi e alle comunità intenzionali di durare nel tempo e di esprimere il proprio potenziale. Ora il team di formatori CLIPS italiano è pronto a condividere gli strumenti nati dalla seconda fase di lavoro. Nuove metodologie, dunque, e un gioco da tavolo capace di rendere più accessibile e divertente l’accompagnamento dei gruppi.
Dal 5 all’8 maggio, presso l’Ecovillaggio Torri Superiore, riparte in presenza la formazione CLIPS (Community Learning Incubator Programme for Sustainability) rivolta a facilitatori, formatori, attivisti e a chiunque si confronti con esperienze collettive e abbia voglia di lavorare in maniera orizzontale riconoscendo alla dimensione del gruppo un valore aggiunto.
Nato a partire dal 2014 dall’esperienza di varie realtà comunitarie europee e dei loro facilitatori, CLIPS offre una vasta gamma di metodologie e di strumenti che consentono ai gruppi e alle comunità intenzionali di durare nel tempo e di esprimere il proprio potenziale.
«All’inzio siamo partiti da un’ipotesi», racconta Lucilla Borio, membro del GEN Council of Elders, residente presso l’Ecovillaggio Torri Superiore e parte del team CLIPS italiano.
«L’ipotesi era che alcune buone pratiche, già presenti nelle comunità più longeve, potessero essere distillate per dare vita ad una piattaforma di strumenti pratici utili alle persone che desideravano avviare o ravvivare dei percorsi collettivi. Oggi possiamo affermare che il lavoro sul campo svolto nel corso di questi anni ha dato conferma della validità del metodo.»
«Nella prima fase del progetto, durata fino a 2019, il lavoro è stato mettere assieme il patrimonio di conoscenze che già era presente all’interno delle comunità e delle reti», ha spiegato Giorgia Lattuca, co-presidente RIVE e parte del team CLIPS italiano.
«Come formatori, in quegli anni, ci siamo impegnati nel fornire una visione sistemica dei gruppi e degli strumenti diagnostici per individuare punti di forza e freni all’interno di un gruppo, così da poter poi strutturare un programma di lavoro.»
«Nella seconda fase del progetto, invece, è stata proprio data vita a delle nuove metodologie e ad un gioco da tavola, recentemente
reso disponibile online, che ha messo insieme un po’ tutto: dal modello concettuale agli strumenti di facilitazione, vecchi e nuovi. Il tutto in una veste più accessibile e divertente.»
Questo maggio, per la prima volta, i nuovi strumenti ed il gioco verranno trasmessi ai facilitatori, formatori e attivisti che prenderanno parte al corso. Un passaggio di consegne importante, dunque, soprattutto oggi che sempre più gruppi guardano con interesse al CLIPS.
«Il numero di realtà che ci contattano, nel corso di questi anni è aumentato, anche per il tipo di situazione che stiamo vivendo, che ha sicuramente acceso in alcuni la determinazione a costruire progetti di vita condivisi», ha riportato Giorgia. «Personalmente sono stata contattata da vari gruppi, piccoli e grandi, giovani e anziani, tutti accomunati dall’intenzione di dare vita a comunità intenzionali. Non manca però chi, come Giulio Ferretto, parte del team CLIPS italiano, applica gli strumenti CLIPS ad associazioni e collettivi urbani».
«Cosa ci si può aspettare dal corso di formazione CLIPS previsto per maggio?», abbiamo chiesto a Lucilla Borio.
«Grande coinvolgimento, formazione frontale ed esperienziale. Come sempre chiederemo alle persone di mettersi in gioco, di portare la propria esperienza e di contribuire con le proprie conoscenze. È chiaro che l’esperienza del corso varia anche in base a chi è il partecipante. Chi viene da una comunità ha una prospettiva, cerca determinate risposte, chi è un educatore giovanile ha altre prospettive e domande, e così via. Noi cerchiamo di rispondere alle diverse richieste con una formazione multilivello e di offrire sia delle lenti attraverso le quali guardare ai gruppi che degli strumenti direttamente applicabili fin da subito. Da ogni corso CLIPS, poi, emergono rapporti personali e di collaborazione che spesso continuano nel tempo, nascono reti insomma, e anche il fatto di passare dei giorni a Torri Superiore, il conoscere questo ecovillaggio, penso che sia un valore aggiunto.»