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Abitare solidale: una proposta per la Pubblica Amministrazione

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Sabato 8 Aprile, presso il cohousing Mura San Carlo a Bologna, un incontro tra i rappresentanti della Rete italiana cohousing per l’elaborazione di una proposta a supporto dell’abitare collaborativo, solidale ed ecologico.
Sabato 8 Aprile, presso il cohousing Mura San Carlo a Bologna, si sono incontrati alcuni rappresentanti della Rete italiana cohousing, in particolar modo le realtà dell’Emilia Romagna.
Obiettivo della giornata: lavorare ad un documento sul tema dell’abitare solidale e collaborativo contenente proposte concrete da sottoporre alla Pubblica amministrazione affinchè possa supportare questo genere di iniziative.
Il lavoro era stato avviato nel 2013, quando un gruppo di cohousers volontari dell’Emilia Romagna ha analizzato le caratteristiche dell’abitare solidale riportandole in un documento, condiviso anche con la Rete italiana cohousing. L’iniziativa era nata grazie allo stimolo venuto dal CRESER, il Coordinamento regionale per l’economia solidale dell’Emilia Romagna.
La convocazione dello scorso sabato è nata dal desiderio di compiere ulteriori passi nel processo di riconoscimento e supporto delle iniziative di cohousing, ecovillaggi e in generale tutti gli interventi di riqualificazione urbana a sfondo sociale ed ecologico.

Le quindici persone intervenute hanno riflettuto sui punti di forza e di debolezza dei progetti di cohousing “dal basso” realizzati fino ad oggi e sulle opportunità e le minacce che si possono verificare nella realizzazione di questi progetti. Da questa prima analisi, grazie all’utilizzo del metodo SWOT, è stato possibile compiere un passo in più, delineando proposte concrete da sottoporre alla Pubblica Amministrazione che si è rivelata essere ancora una volta, un interlocutore fondamentale per la diffusione di questo modello di abitare, in quanto rende accessibili economicamente questi progetti a le fasce deboli della popolazione.
Il gruppo si è dato l’obiettivo di condividere i risultati con gli assenti e di arrivare ad una stesura definitiva entro il prossimo maggio quando il Forum del CRESER si riunirà per una valutazione ed eventuale approvazione del documento. Sarà successivamente sottoposto alla Regione Emilia Romagna per definire se ci sono degli estremi di collaborazione e la volontà di supportare questi innovativi modelli di abitare. La speranza è che si possa creare un precendente virtuoso estendibile a tutte le regioni d’Italia.

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