Alla scoperta delle comunità italiane: Comunità di Etica Vivente
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La sua storia ha inizio nel 1981, con la decisione di Sergio Bartoli, allievo dello psichiatra Roberto Assagioli, di dare vita ad un centro di Psicosintesi di gruppo insieme ad altri 12 amici.
«Fin dalle origini il progetto è stato caratterizzato da due elementi cardine: il gruppo e il riferimento alla Psicosintesi», ha spiegato Silvia Pinciroli, della Comunità di Etica Vivente.
«L’esperienza del gruppo è centrale perché è la dimensione di vita di cui facciamo esperienza, sia sul piano fisico della manifestazione, sia sul piano energetico. Siamo un campo di sperimentazione della coscienza di gruppo, che è tappa evolutiva dell’uomo nel suo percorso sul pianeta», ha aggiunto.
La Psicosintesi, fondata da Roberto Assagioli, è il fondamento primario della crescita personale e spirituale dei membri della comunità. Ad essa, nel tempo, si sono affiancati ulteriori insegnamenti spirituali del ‘900, in particolare l’Agni Yoga, a cui la Comunità di Etica Vivente deve il proprio nome.
Il termine “Etica Vivente”, infatti, indica l’intento di considerare tutti i temi cardine della vita umana – valore, visione, rinnovamento, libertà, auto-responsabilità – sviluppandoli secondo l’Etica. Nel nome, poi, c’è anche l’impegno ad andare aldilà dell’astrazione e di rendere esperienziale e applicativo, cioè “vivente” tutto ciò che si è compreso.
A 41 anni dalla nascita, la Comunità di Etica Vivente è decisamente cresciuta.
Una parte dei soci decise di trasferirsi in Umbria, dando così vita ai due villaggi di residenti – Valle del Sole e Granaio – a cui si è aggiunto anche un “terzo villaggio” costituito da coloro che hanno preferito vivere nella vicina Città della Pieve e nei comuni limitrofi.
I tre villaggi, complessivamente, contano circa 50 residenti, mentre i soci complessivi della Comunità sono oltre 400.
«Oggi la Comunità di Etica Vivente è una realtà composita, variegata e ampia in termini di servizi, funzioni e aree organizzative», ci ha raccontato Silvia Pinciroli.
«I tre pilastri su ci si regge la vita della Comunità sono la meditazione, la ricerca e il servizio, che costituiscono le dimensioni essenziali e imprescindibili sui quali poggiano tutte le attività, espressione della creatività e progettualità inerente», ha specificato.
Fra le attività caratterizzanti, per citarne alcune, c’è sicuramente l’Educazione, che offre vari percorsi: dalla scuola parentale ai campus per ragazzi e giovani adulti, fino agli incontri e alle formazioni per genitori. Poi c’è la Cultura, che promuove concerti, mostre e laboratori. Il tutto per favorire la crescita interiore e il contatto con la Bellezza. Da cinque anni, inoltre, è stato avviato un progetto di rigenerazione della terra attraverso la Permacultura.
«Stiamo parlando di un progetto che ogni anno coinvolge un gruppo di giovani che dai 6-9 mesi si fermano a vivere qui da noi, partecipano alla scuola di Permacultura e ne applicano i principi nell’orto comunitario e nei nostri uliveti», ha sottolineato Silvia Pinciroli.
L’attività primaria della Comunità di Etica Vivente, è certamente quella di essere un Centro di Formazione per la crescita psicologica e spirituale.
«Vediamo emergere sempre più forte l’esigenza, da parte delle persone, di entrare in contatto con le dimensioni interiori connesse alla vita quotidiana. È nato così “ In cammino alla scoperta di sé”. Un percorso nuovo, in partenza a gennaio 2023, che si propone di avvicinare le persone alle tematiche psico-spirituali, sostenendole poi a riportarle nella propria quotidianità.»
«Il cambiamento parte innanzitutto da noi, per poi includere dimensioni più ampie: dall’ambiente circostante fino all’intero pianeta con i suoi regni e le sue vite multiformi. “In cammino alla scoperta di sé” è una preziosa opportunità per renderci sempre più partecipi e responsabili dei cambiamenti da attuare per cooperare alla crescita della coscienza collettiva».