Ecovillaggi: non conta il come ma il perché

È arrivata la primavera e con la bella stagione gli ecovillaggi si aprono ad ospitare volontari, curiosi e partecipanti agli eventi. Gli open day sono un momento prezioso per incontrare tutte quelle persone che sentono di voler cambiare vita, ma che hanno tante domande, perplessità e paure. Nell’ascoltarli ritorno a due anni fa, quando ho iniziato a girare gli ecovillaggi d’Italia domandandomi: “Si può davvero vivere in modo diverso?” e nel momento in cui mi sono detto sì, la domanda si è trasformata in “Cosa fare adesso?” La vita mi ha portato e riportato più volte a Tempo di Vivere e, dopo un periodo di conoscenza ed esplorazione, sono entrato nella comunità come residente e parte attiva del progetto. Sono felicissimo della mia scelta e di parlare della mia esperienza a chi si sta muovendo nella direzione del cambiamento.

Le domande che ci vengono fatte sono di vario genere: riguardano la quotidianità, come ci manteniamo economicamente, il modo con cui prendiamo le decisioni. Parliamo anche dei progetti agricoli e delle autoproduzioni, dei nostri corsi ed eventi, di crescita personale e di gruppo. Vivere in ecovillaggio è diverso dallo stare in città, ma non riguarda lo spostarsi in campagna, è molto, molto di più. Non è una questione di come si svolgono le nostre giornate o di come siamo organizzati nei vari ambiti, il punto non è il cosa facciamo o il come lo facciamo. Il punto è il perché.

Dietro la scelta di una vita diversa e consapevole ci sono i valori che sosteniamo e la direzione che vogliamo seguire, c’è una Visione. Quella di Tempo di Vivere è la creazione di una società realmente umana, volta a un cambiamento sociale profondo, fatto di vicinanza, supporto reciproco, collaborazione e sostegno. Vi risuona?

Io penso che questo sogno non sia solo nostro, ma sia un grande sogno comune. È la risposta alla domanda “Può esistere un mondo diverso?” Ogni comunità è una risposta a questa domanda. Ogni realtà ha le proprie caratteristiche, alcune comunità sono simili, mai uguali tra loro, altre assai diverse. Ciò che le accomuna è la direzione, sono gli intenti, quel grande sogno comune, quella potente Visione che risuona in ognuno di noi. Strade diverse, uguale obiettivo: contribuire a rendere il mondo migliore, più umano e connesso col tutto.

Ogni anno, tramite i nostri eventi, a Tempo di Vivere incontriamo centinaia di persone che desiderano camminare la strada del cambiamento. Alcune vorrebbero creare nuove comunità, altre vorrebbero avvicinarsi a realtà come la nostra senza però viverci internamente, ma avviando progetti e collaborazioni. Tante idee diverse, tante strade, ma tutte nella stessa direzione. La Val Perino è un luogo magnifico ma essenzialmente spopolato. C’è tanto spazio e tante possibilità. Vogliamo tutti un mondo diverso, perché non co-crearlo insieme? Sogniamo un Villaggio basato sui valori di rispetto e cura reciproci, equità e cooperazione. Questo è il grande sogno comune.

Per poter unire le varie forze e favorire la nascita di una rete di persone con gli stessi intenti e la stessa visione, abbiamo deciso di acquistare il podere che da anni ci ospita in affitto. Radicandoci, vogliamo essere un punto di riferimento stabile per chi vuole concretizzare il cambiamento che sogna. Muoversi da soli è complesso poiché si vive l’impossibilità e la paura di trovarsi isolati ad affrontare qualcosa di sconosciuto. La nostra presenza stabile può essere facilitante in questa scelta coraggiosa.

Per poter realizzare questo sogno ambizioso abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: per questo, abbiamo avviato un crowdfunding per l’acquisto del podere ( link).

Se chiudo gli occhi, riesco a vedere la Val Perino che sarà. Vedo campi coltivati, frutteti, greggi di pecore e capre e mandrie di mucche che pascolano. Vedo famiglie e comunità circondate dai boschi e protette dalla montagna. Vedo persone riscoprire attività del passato, altre creare nuove possibilità, guidati da una creatività che valorizza le diversità. Vedo i bambini della valle crescere insieme, uniti da valori comuni e forti, in un ambiente sano, circondati da adulti consapevoli che li amano. Vedo un asilo e una scuola nel bosco. Vedo che tutto questo sarà realizzato insieme. Vedo il mondo che ho sognato e lo vedo molto chiaramente. Esiste già, ad un palmo dal nostro naso.

“Insieme non c’è niente che non possiamo fare!” diceva Manitonquat, nativo nordamericano  che ha portato in occidente La via del cerchio, a cui ci ispiriamo nella nostra Visione.