Il meglio che posso: ecovillaggio, sociocrazia e perfezionismo
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RIVE, Rete italiana villaggi ecologici, di cui facciamo parte come Tempo di Vivere, è partner del progetto e come tale ha potuto formare 4 candidati per ricevere una borsa di studio e diventare trainer, formatori. Sono stata scelta e sono partita alla volta di Panta Rei in Umbria, per una settimana intensiva con altri 40 partecipanti da tutta Europa.
E’ stata un’esperienza decisamente multisfaccettata per me.
Ho incontrato moltissime difficoltà, ho scoperto alcuni limiti che non sapevo di avere, mi sono confrontata con emozioni molto contrastanti. Dall’altro lato tutto ciò è stato estremamente stimolante e arricchente.
(Abbastanza buono per adesso, Abbastanza sicuro da provare)
“Abbastanza” quanto?!
Cosa significa “abbastanza” ?!
Non esiste soltanto Giusto/Sbagliato, Successo/Fallimento, Bene/Male !?!?
Del resto, il perfezionismo altro non è che uno scudo a protezione di un senso di incapacità e inadeguatezza che – anche se oggi riconosco – non sono affatto abituata ad accogliere. Bensì a coprire… e infatti..
Abbandonare una sfida?! Farsi sopraffare da una difficoltà?!
Ma figuratevi se il mio perfezionismo me l’avrebbe mai permesso!?
Dal quarto giorno abbiamo iniziato la pratica; ci siamo divisi in gruppi e abbiamo iniziato a sperimentare quanto avevamo appreso… e magia. Improvvisamente mi sono resa conto che tutto era entrato.. che avevo assorbito il processo, che mi ci sentivo a mio agio, che si risvegliavano le caratteristiche di facilitazione che in molti mi riconoscono e che io spesso sminuisco. Mi sono resa conto che l’inglese non era più così inascoltabile, che riuscivo a seguire e anche a portare avanti i processi con discreta dimestichezza.
E lì ho compreso molte cose. Mi sono resa di quanto i principi su cui si basa la Sociocrazia possono essere portati nella mia quotidianità, non solo dal punto di vista organizzativo, ma soprattutto per relazionarmi con tutte le sfaccettature dei miei pensieri e metterli in armonia, come fossero un cerchio di pari, traendo il meglio da questa molteplicità.
Quello che sono è fatto anche di tutto questo.. perfezionismo compreso.
Le obiezioni che il mio perfezionismo fa, sono un dono, se accolte e integrate nell’esperienza che sto vivendo (e anche questo è un concetto semplice, che la Sociocrazia ha risvegliato e di cui sicuramente vi parlerò ancora).
E conseguentemente, possono diventare risorse, quando anziché agire per abitudine, mi fermo, respiro, ascolto cosa provo e cosa mi serve, e rispondo scegliendo il meglio che posso in quel momento. Esempio, quando riconosco che sono capace di parlare inglese, che apprendo velocemente e mi impegno per far fruttare ciò che ho imparato scegliendo di mettere in campo determinazione e coraggio.
E’ un cammino ancora lungo (o forse no!), ma sono soddisfatta di farlo.
“Metto in campo il meglio che posso in questo momento” è il mio nuovo motto.
Poi scelgo.
E non è detto che scelga sempre la cosa migliore, ma sicuramente so di essermi impegnata per fare un cambiamento ed evolvere.
– Sito Sociocracy 3.0: http://sociocracy30.org
– Sito Progetto Seoc : http://sociocracy30.intranzitie.org
– Comunicato Stampa progetto Seoc (italiano): http://ecovillaggi.it/strumenti/collaborazioni/127-seoc-comunicato-stampa.html
– Gruppo FB progetto Seoc (europeo): https://www.facebook.com/groups/956341357816417/
– Gruppo FB progetto Seoc (italiano): https://www.facebook.com/groups/1845648725680792/
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