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Intervista ad Alfredo Camozzi: Bagnaia si prepara a ospitare gli ecovillaggi europei e italiani

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Sarà la Comune di Bagnaia, a Sovicille in provincia di Siena a ospitare la Gen Conference 2019, dal 14 al 17 luglio prossimi. Bagnaia è  delle comunità storiche della Rive e anche del panorama italiano. Andrea Stagliano, conduttore del programma “Assieme, passi leggeri e coraggiosi” di Radio Iride (Padova), ha intervistato in proposito Alfredo Camozzi.
Sarà la Comune di Bagnaia (Sovicille, Siena), una delle comunità storiche della Rive (Rete Italiana Ecovillaggi) e anche del panorama italiano, a ospitare la Gen Conference 2019, dal 14 al 17 luglio prossimi.
Bagnaia nata nel 1979 ha tra i suo scopi la condivisione delle risorse economiche tra i comunardi e prevede tra i suoi principi la comprensione, il rispetto reciproco e la collaborazione.
Uno dei volti della comunità è Alfredo Camozzi, ex presidente Rive per 4 anni e ora membro del Gruppo Saggi dell’associazione, che insieme con la moglie Amy Kabat si sta occupando dell’organizzazione della Gen Conference in ogni sua sfaccettatura, dalla programmazione all’ospitalità.

Pillole dall’intervista

“La Comune di Bagnaia ha ospitato già 3 incontri della Rete nazionale il primo nel 1997”, racconta Alfredo ad Andrea Stagliano nel programma “Assieme a passi leggeri e coraggiosi” su Radio Iride. “Adesso facciamo una replica doppia, compreso il lavoro di preparazione con i volontari Bagnaia sarà impegnata dal 3 al 23 di luglio, la cosa fa tremare i polsi perchè siamo molto occupati. Siamo fan di Erasmo da Rotterdam e del suo Elogio della Follia, quindi pensiamo che ogni persona dovrebbe spingersi oltre i propri limiti. In questo periodo siamo impegnati nell’agricoltura per la nostra sussistenza, 15 residenti, e anche con i lavori della nostra cooperativa agricola”.
Alfredo racconta: “Bagnaia ha sempre avuto non solo una dimensione locale ma anche internazionale. A parte alcuni dei nostri residenti, gli amici e i wwoofer che arrivano dall’estero le relazioni internazionali sono partite nei primi anni ’80 con i rapporti con i militanti della sinistra francese. Negli ultimi 15 anni il nostro impegno è stato quello pacifista, accanto a quello ambientale. Per 4 anni con l’organizzazione israelo-palestinese Window for Peace ci siamo occupati di far dialogare giovani di entrambe le nazionalità e alcuni rappresentanti di questo scambio saranno presenti anche alla Gen Conference il cui titolo è proprio “Ecovillaggi nel Mondo, il Mondo negli Ecovillaggi: pace, ecologia e giustizia sociale”. Abbiamo visto negli anni questi ragazzi, che la politica egemonica e conflittuale del loro territorio vorrebbe come nemici, fare cose molto belle insieme. Abbiamo ospitato i Sem Terra Brasiliani, un movimento che ha portato migliaia di persone ad occupare terre incolte e abbandonate dai latifondisti, che in questo momento sono in difficoltà a causa dei cambiamenti politici che si sono verificati nel loro Paese. Siamo anche punto di riferimento per l’area senese dell’associazione Tatawuelo che si occupa di garantire un reddito ai piccoli produttori di caffè indigeni zapatisti del nord del Chiapas. Nel 2008 per l’impegno per la pace che abbiamo profuso abbiamo ricevuto dal Gen il premio di eccellenza tra gli ecovillaggi europei, una cosa che ci ha fatto molto piacere. Ora siamo impegnati sul fronte dei rifugiati. Facciamo parte di Refugees Welcome, ospitiamo un ragazzo di 23 anni del Ghana, che lavora con la nostra cooperativa che gestisce la parte agricola”.
“La Rive è un’associazione che guarda al futuro e che crea dal basso forme di esistenza oggi nella pratica”, afferma Alfredo. “Se qualcuno dice che non è possibile creare un mondo diverso io dico che lo stiamo già facendo. E’ un processo lento, senza momenti eclatanti ma si sta diffondendo affinché ci sia sempre più, da parte di chi è alla ricerca di imparare a usare le mani e la testa, la capacità di poter costruire ora qualcosa di importante per se stesso, per la propria vita, per coloro che si aggregano insieme, per la terra e per l’ambiente. Se non poniamo questi freni a uno sviluppo che è diventato insostenibile ci penserà la natura a ristabilirlo e lo farà ai danni della razza umana”.

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La vita comunitaria e la condivisione dell’abitare si stanno espandendo sempre di più, non solo all’estero, ma anche nel panorama italiano, che offre un ricchissimo e variegato arcipelago di esperienze, dall’housing sociale ai condomini solidali, dal cohousing agli ecovillaggi.
Francesca Guidotti nel suo libro  Ecovillaggi e cohousing mette a disposizione la sua attività di ricerca, accompagnandoci in maniera dettagliata all’interno delle varie realtà italiane, da nord a sud, fornendo una scheda dettagliata per ogni progetto, dalla personalità giuridica all’eventuale ispirazione spirituale, dall’organizzazione economica alla dieta scelta.
Si tratta di una guida per farsi un viaggio nelle esperienze comunitarie all’insegna non solo del risparmio economico ma soprattutto di uno stile di vita sobrio e a basso impatto ambientale, basato su relazioni autentiche e di solidarietà. 
di Francesca Mastracci

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