L’incubatrice di progetti sostenibili
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Il modello CLIPS sostiene i gruppi e progetti di natura collettiva grazie agli strumenti di autovalutazione e verifica dello stato di “salute” del gruppo, delle difficoltà riscontrate e dei progressi ottenuti. Dopo un’accurata analisi del gruppo, dei suoi punti di forza e delle criticità emerse, il facilitatore CLIPS sarà in grado di definire e concordare un piano d’azione efficace per sostenere il gruppo nei diversi passi da intraprendere verso una maggiore sostenibilità, longevità ed efficacia.
Il modello si basa su quattro livelli correlati: si parte dall’io (l’individuo) e dalla sua collocazione nel gruppo o progetto, si passa quindi al noi (comunità), al gruppo come un insieme, un’energia che si aggrega e si muove verso un unico obbiettivo; quindi si affronta l’intenzione comune e la capacità trovare accordi e gestire i conflitti, per passare alla struttura con gli accordi interni, anche di natura economica, la parte legale, le modalità di decisione.
Il CLIPS offre infine alcuni esempi pratici di attività già attuate in gruppi, ecovillaggi ed iniziative ecologiche europee, ed una serie di metodi da applicare nelle situazioni di crisi che richiedono un intervento strategico.
CLIPS Italia è alla sua terza edizione. Le prime due sono state dedicate alla formazione per facilitatori di comunità, raggiungendo più di sessanta attivisti ed operatori del settore. Questa terza edizione si rivolge sia a chi ha già frequentato i corsi precedenti sia a facilitatori già formati con esperienza diretta nella gestione di gruppi nei momenti di criticità e crisi interna. La formazione si svolgerà in tre giorni da giovedì 6 dicembre (pomeriggio) a domenica 9 dicembre (pomeriggio), sarà interattiva e partecipata e completamente immersa nel contesto dell’ ecovillaggio Torri Superiore, una delle comunità storiche del panorama italiano.
In questo agile manuale Beatrice Briggs, una delle maggiori esperte in materia, spiega in modo semplice e concreto come applicare la facilitazione e il metodo del consenso negli ambiti più diversi. Oltre la contrapposizione minoranza e maggioranza, l’arte di prendere decisioni condivise in associazioni, comunità e gruppi di lavoro è un potente strumento di cambiamento sociale.
La convinzione di base è che per cambiare lo stato delle cose è necessario utilizzare nuovi strumenti di analisi, ma anche di dialogo e confronto. Imparare a prendere decisioni partecipate e condivise, senza dividersi in maggioranza e minoranza, senza spaccature e frustrazioni è una metodologia rivoluzionaria per rendere più efficaci le riunioni e motivare la partecipazione. Continua a leggere…