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Oltre il mito della crescita verde e la crisi dell’immaginazione

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Città in transizione, movimenti per la decrescita, ecovillaggi, città lente, economie sociali e di solidarietà, economie per il bene comune vengono riconosciute dall’European Enviromental Bureau come potenziali ispiratrici di un approccio politico trasversale.
Oltre il mito della crescita verde e la crisi dell’immaginazione
Da anni il movimento degli ecovillaggi e quello dei cohousing porta avanti la ricerca e la sperimentazione di stili di vita più ecologici, tanto da un punto di vista sociale quanto ambientale. Alla base delle varie declinazioni di questa sperimentazione c’è la volontà di contrapporsi alla permeante atmosfera di rassegnazione che caratterizza le nostre società.
“Non c’è alternativa”, era il motto di Margaret Tatcher, e ancora oggi la narrativa dominante ci racconta che non sono possibili altri modelli economici, altre pratiche sociali e ambientali. Ma una cultura diversa, oltre ad essere necessaria, già esiste e sta lentamente ottenendo il supporto dei media e conferme da parte degli studiosi.
Una notizia interessante, a tal proposito, è emersa da un recente studio dell’European Enviromental Bureau. Questa rete, di oltre 143 organizzazioni provenienti da più di 30 paesi, si è interrogata se la ricerca di una crescita perenne, obiettivo oggi comune a tutte le economie, sia compatibile con la sostenibilità ambientale. Le conclusioni di tale studio riportano che continuando a perseguire una crescita economica, sia anche “verde”, corriamo il rischio di un collasso sociale e ambientale.
La raccomandazione rivolta ai politici, dunque, è quella di riconoscere che per affrontare la crisi climatica e quella della biodiversità (che sono solo due delle diverse crisi ambientali in atto) potrebbe essere necessaria una riduzione diretta della produzione economica e del consumo nei paesi più ricchi.
Cambiare priorità, ponendo la sufficienza di fronte all’efficienza, è oggi più che mai necessario. Di più non è sempre meglio che di meno, e l’esperienza di varie realtà lo dimostra.
“Negli ultimi due decenni, i movimenti nel nord del mondo (città in transizione, decrescita, ecovillaggi, città lente, economie sociali e di solidarietà, economie per il bene comune) hanno iniziato a organizzarsi attorno al concetto di sufficienza, e potrebbero ispirare un approccio politico trasversale.” – troviamo scritto nel rapporto, che riconosce dunque il valore di tali movimenti, molti dei quali, in Italia, hanno unito le forze nella Rete di Reti.
“Ascoltando queste opzioni alternative dovremmo riformulare del tutto il dibattito: ciò che dobbiamo disaccoppiare non è la crescita economica dalle pressioni ambientali ma la prosperità e la “bella vita” dalla crescita economica. Questo lavoro evidenzia la necessità di una nuova cassetta degli attrezzi concettuale per influenzare le politiche ambientali.
In questa prospettiva, sembra urgente che i responsabili politici prestino maggiore attenzione e sostengano le diverse alternative alla crescita verde già esistenti. Trarre insegnamenti dalla diversità delle persone e delle cornici teoriche che in questo momento sono impegnate nell’immaginare e attuare modi di vita alternativi è un modo promettente per risolvere ciò che percepiamo come una crisi dell’immaginazione politica. Il successo di tale iniziativa è importante, perché c’è in gioco a dir poco il futuro dei nostri figli e nipoti, per non dire dell’intera civiltà umana in quanto tale.”

Vuoi saperne di più sugli ecovillaggi?

La vita comunitaria e la condivisione dell’abitare si stanno espandendo sempre di più nel panorama italiano, che offre un ricchissimo e variegato arcipelago di esperienze, dall’housing sociale ai condomini solidali, dal cohousing agli ecovillaggi.
L’autrice mette a disposizione la sua attività di ricerca, accompagnandoci in maniera dettagliata all’interno delle varie realtà italiane, da nord a sud, fornendo una scheda dettagliata per ogni progetto, dalla personalità giuridica all’eventuale ispirazione spirituale, dall’organizzazione economica alla dieta scelta. Una guida per farsi un viaggio nelle esperienze comunitarie all’insegna di uno stile di vita sobrio e a basso impatto ambientale, basato su relazioni autentiche e di solidarietà.

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