Raduno ecovillaggi: la tecnica del fishbowl
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Rive ha sempre considerato i partecipanti come soggetti attivi dell’evento; ha strutturato il proprio programma affinchè emergano esperienze, dubbi, novità. Anche se i temi sono legati alla vita in ecovillaggio e di comunità, chiunque può portare il suo contributo per arricchire la consapevolezza collettiva. Per questo è stata scelta la metodologia del fishbowl, in italiano letteralmente “boccia per i pesci”. La struttura della conferenza, infatti, prevede un cerchio centrale composto dai rappresentanti degli ecovillaggi (tra le 8 e le 10 persone) attorno ai quali si siedono gli uditori. Il cerchio è simbolo di uguaglianza e permette all’uditore di essere maggiormente coinvolto. Nel cerchio centrale, in questo caso “degli ecovillaggi”, sono lasciati due o tre posti liberi. Il facilitatore che preside la conferenza e custodisce l’equilibrio di tempi e interventi, dà la parola all’uditore che chiede di intervenire ogni due o tre interventi portati da chi ha il posto fisso nel cerchio centrale. In questo modo le dispersioni sono limitate e si riesce a raggiungere e un alto livello di contenuti, integrando interventi spontanei che non arrivano da “esperti”, professionisti o persone con particolare esperienza nella tematica trattata. Gli uditori possono portare il loro contributo e porre domande o osservazioni “in itinere”, vivacizzando il dialogo fra le parti e portando importanti contributi nella discussione. Quando un uditore ha fatto il proprio intervento torna al suo posto lasciando lo spazio ad altri.
I temi di quest’anno sono “Resilienza sociale negli ecovillaggi: la convivenza e la visione del mondo” che si terrà venerdì 29 luglio dalle ore 9.45 alle 11:00 e “Sostenibilità economica e diversi livelli di autosufficienza”, sabato 30 luglio nel medesimo orario.