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Rete ecovillaggi: quando le sfide del presente diventano opportunità di trasformazione

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Presso Il Rosmarino, a Venezia, si è appena concluso il consueto Raduno Autunnale della Rete italiana villaggi ecologici – RIVE. Questa volta l’incontro è stato dedicato alla messa a fuoco delle sfide del presente e all’individuazione dei passi di trasformazione che vorremmo camminare. Sempre nell’ottica della trasformazione sono stati celebrati i presidenti e il Consiglio Visione uscente e i nuovi eletti. Riccardo De Amici, della Comunità di Etica Vivente e Andrea Bouchard, noto come Majid, sono oggi i nuovi presidenti RIVE. Ad affiancarli, nel Consiglio Visione, da oggi ci saranno Camilla Kratter, nota come Waira, della comunità di Tarole (Ciricea), e Impala Rabarbaro, di Damanhur.
Rete ecovillaggi: quando le sfide del presente diventano opportunità di trasformazione
Dal 20 al 23 Ottobre la Rete italiana villaggi ecologici si è riunita presso fattoria biologica e didattica Il Rosmarino. Un appuntamento ancor più importante, dopo due anni di restrizioni e a seguito dell’annullamento del Raduno Estivo 2022 dal titolo «Il Richiamo della Comunità».
All’incontro hanno partecipato rappresentanti degli ecovillaggi e di progetti di ecovillaggio, soci sostenitori, di vecchia data e di più recente arrivo e, con grande gioia di tutti, anche volti nuovi intenzionati a costruire nuovi percorsi di vita. Non sono mancati, poi, bambini e animali – gatti, cani, galli e galline, cavalli e asini – che hanno rallegrato il raduno con la propria vitalità.
Le quattro giornate trascorse insieme sono state disegnate come un percorso.
La prima giornata è stata dedicata a riconnettere i soci e le comunità fra di loro, quindi alla costruzione di uno spazio relazionale di qualità. Perché, come riportato in assemblea durante l’ultima giornata, se vogliamo che il nostro agire insieme abbia un impatto è essenziale innanzitutto stare bene assieme.
La seconda giornata è stata una discesa nelle zone d’ombra, negli aspetti più scomodi della vita dell’associazione. L’assemblea ha in particolare individuato alcune aree tematiche che presentano delle sfide chiave per la vita della RIVE. La partecipazione, dei soci e delle comunità, e la canalizzazione dell’energia che arriva dall’esterno. L’economia e la struttura organizzativa. L’influenza del rango – ovvero della somma dei privilegi che abbiamo – all’interno del nostro stare assieme e il passaggio intergenerazionale. Il sostegno alla nascita e alla durata nel tempo delle comunità.
Dall’interazione fra le sfide presenti nelle varie aree tematiche, con il supporto della facilitazione di Riccardo Clemente e Cristina Diana Bargu, sono emersi i nodi cardine e i tre passi da camminare per trasformarli. La conoscenza profonda, di sé e dell’associazione. La motivazione ad agire per il collettivo. La fiducia nel cambiamento.
A partire da questi passi, ogni area tematica ha proposto delle azioni da realizzare nel prossimo futuro, che sono state collocate su una linea del tempo.
Sempre durante la seconda giornata, a conclusione dell’esplorazione degli aspetti più scomodi della vita dell’associazione, è stato dedicato spazio al resoconto sui fatti che hanno portato all’annullamento del Raduno Estivo 2022 e al confronto con l’assemblea, in piena trasparenza.
La terza giornata è stata all’insegna dei nuovi inizi. La mattina, infatti, è stata approvata una proposta economica che consentirà al Gruppo Internazionale di ricominciare ad essere attivo attraverso progetti europei Erasmus+ del tipo ESC, KA1 e KA2. Progetti europei di cruciale importanza, perché consentono ai giovani di incontrarsi, acquisire competenze innovative e diventare preziosi attori del cambiamento.
Un altro nuovo inizio è stato segnato dalle elezioni della nuova Presidenza e del nuovo Consiglio Visione. Elezioni, come sempre, avvenute attraverso il metodo Sociocratico, che leggermente riadattato dalla RIVE ha preso il nome di metodo Rivecratico. Le co-presidenti, Giorgia Lattuca e Lara Fontanelli, hanno così lasciato il posto a Riccardo De Amici e Andrea Bouchard, conosciuto anche come Majid. Il Consiglio Visione, fino ad oggi composto da Cristina Evangelisti, Riccado De Amici, Dario Turini, Simona Straforini e Paolo Pani, si è invece sostituito un nuovo Consiglio Visione composto da Camilla Kratter, conosciuta anche come Waira, della comunità di Tarole, Ciricea e Impala Rabarbaro, da Damanhur. I nuovi membri, come quelli uscenti, sono stati calorosamente celebrati dall’assemblea.
La quarta e ultima giornata, infine, è stata dedicata alla relazione con il mondo e con l’attuale momento storico. Le comunità e i soci, in particolare, sono stati chiamate a raccontare come hanno vissuto l’alto interesse scaturito durante il lockdown verso gli ecovillaggi nel corso degli ultimi anni, e come si relazionano rispetto alle molteplici realtà che pur non essendo propriamente comunitarie agiscono in linea con i valori Rive, quindi di orizzontalità, crescita personale, ecologia, resilienza, autoproduzione, un diverso modo di fare scuola… Ne è emerso un racconto corale, intrecciato e di grande profondità, che ha messo in evidenza il fermento presente nell’aria, la necessità di canalizzare le energie in arrivo in modo sostenibile per le comunità e il desiderio di condividere con le nuove realtà gli strumenti di facilitazione e di buona relazione che sono uno dei più grandi elementi di ricchezza Rive.
L’incontro si è concluso con la celebrazione del percorso camminato insieme, dell’atmosfera di alta qualità relazionale che ha caratterizzato le giornate, e con grande, profonda gratitudine e fiducia nel futuro.

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