Ritorno alla Creazione. Un libro che torna dopo anni di anonimato
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Tempo fa, durante un viaggio all’ecovillaggio Corricelli in Toscana, buttai l’occhio su di un libro presente nella libreria di quel posto. Si trattava di “Ritorno alla Creazione” di Manitonquat, il nativo americano che portò la Via del Cerchio in Occidente. Ricordo che, in quell’occasione, feci una ricerca in rete per acquistarne una copia. Rimasi deluso nello scoprire che quell’opera, in Italia, non veniva più stampata.
Oggi abito nella Comune di Tempo di Vivere, una comunità intenzionale italiana ispirata alla Via del Cerchio. Per anni, Manitonquat ha condotto cerchi proprio qui insieme ad Ellika, sua moglie. Che dire? Mi ha cambiato la vita, questa Via del Cerchio. Ed è così che, inaspettatamente, mi sto ritrovando a tradurre quel libro, Ritorno alla Creazione. Lo sto facendo insieme a Katia, una delle fondatrici di questo posto. Un giorno lei mi guarda e dice: “Allora, per la prossima Via del Cerchio di quest’estate, traduciamo il libro”? Lì per lì pensavo scherzasse. Primo, non ha mai tradotto un libro in vita mia. Secondo, in un mese e mezzo come si fa a tradurre un libro senza arrivare all’esaurimento nervoso? Fatto sta che le ho detto si. Facciamolo.
E allora eccoci qui, ogni mattina, belli indaffarati a tradurre. Siamo a metà e, per ora, nessun esaurimento nervoso all’orizzonte. Per ora.
A rileggere quel libro stiamo imparando tanto. Spesso ci capita di annuire mentre battiamo parole sulla tastiera. Perché là dentro, tra le pagine di quel testo, ci trovi un pensiero enorme. Un pensiero che è buona cosa rispolverare, di tanto in tanto. Perché ci ricorda la direzione e il senso che a Tempo di Vivere abbiamo deciso di seguire.
Entro agosto saremo pronti. Nei prossimi giorni inizieremo a estendere lo sforzo anche al pomeriggio. Ci facciamo una bella immersione, insomma! Non vediamo l’ora di avercelo tra le mani. Non vediamo l’ora di avercelo lì davanti, bello rilegato, maneggevole, pronto a ispirare la gente. Perché libri così sanno ispirare. Per noi è certamente andata così.
Pochi giorni fa ci siamo trovati a tradurre queste parole che anticipiamo: “Le leggi umane creano criminali in quanto creano contrapposizione, sono fondate sulla paura e non sull’amore. Più leggi esistono, minore sarà il livello di fiducia […] Quattrocento anni fa in questo continente non c’era bisogno di professioni legali e non esisteva nulla di simile a una professione criminale”.
In queste parole ci riconosciamo. Speriamo di ispirare, con questa nuova traduzione, sempre più gente. Per info al riguardo scrivete a Tempo di Vivere (info@tempodivivere.it). Noi ci stiamo mettendo l’anima e non vediamo l’ora di portare a termine quella che per noi è una vera e propria missione.