Dal 28 giugno al 1 luglio si è svolto presso l’ecovillaggio Los Portales, vicino a Siviglia, il 21esimo incontro della Rete Iberica degli ecovillaggi. Per l’occasione, la comunità ospitante ha chiamato a raccolta volontari da tutta Europa. Tra loro, Aurelio Broudic e Alice Quattrocchi, che raccontano in questo articolo l’esperienza del Servizio Volontario Europeo svolto presso l’ecovillaggio.
Questa è l’esperienza di Aurelio Broudic e Alice Quattrocchi, due giovani italiani inviati, grazie ai programmi
Erasmus+ dell’Unione Europea, dalla
Rete italiana villaggi ecologici – RIVE a
Los Portales, uno dei più “anziani”
ecovillaggi della Spagna.
Los Portales: l’ecovillaggio generato da un sogno
Los Portales è un ecovillaggio, un’esperienza che ha preso forma dal desiderio di un gruppo di persone originarie di Bruxelles di lavorare insieme sulla crescita interiore, psicologica e concreta, condividendo e interpretando i sogni secondo la scuola di Jung. Si racconta che Gabrielle, una psicanalista junghiana dalla personalità carismatica, una notte sognò che il gruppo di studio dei sogni sarebbe andato a vivere in una casa in mezzo alla campagna nel sud dell’Europa.
Così nel 1984 la nascente comunità decise di comprare 250 ettari di terra in Andalusia, a due ore da Siviglia: un grande terreno e una piccola casa, un luogo per sperimentarsi e allenarsi interiormente attraverso il confronto nella comunità.
“Ad oggi la comunità conta circa 50 persone, tra membri residenti e altri temporanei, alcuni dei quali vivono nella sede urbana di Madrid” racconta Alice Quattrocchi, segretaria RIVE e volontaria a Los Portales “e sono ancora tutti uniti dall’intento collettivo di approfondire la conoscenza di sé, soprattutto attraverso il lavoro comune di interpretazione dei sogni secondo la teoria di Jung.
Ancora oggi, infatti, nonostante la scomparsa di Gabrielle e i grandi cambiamenti che sono avvenuti nel tempo, tutti i membri della comunità si trovano ogni mercoledì per raccontare al gruppo i propri sogni, a volte mettendoli realmente in scena tramite rappresentazioni teatrali, e per condividere emozioni e pensieri fondamentali per mantenere il gruppo unito e per far emergere vissuti inconsci da analizzare insieme.
È questo forse l’elemento che rende così speciale la Comunità de Los Portales, oltre ovviamente al grandissimo impegno nell’essere auto-sufficiente e rispettosa dell’ambiente”. Molti degli alimenti consumati dalla comunità e i suoi ospiti sono auto-prodotti: il pane, le verdure, il formaggio; quasi tutta l’energia elettrica utilizzata viene dai pannelli solari, da piccole pale eoliche auto-costruite e da una turbina idroelettrica. “Ogni scelta della comunità” prosegue Alice “aspira a rispettare la relazione con se stessi, con gli altri e con la natura circostante”.
Fare volontariato in un raduno
Los Portales è uno degli ecovillagi storici della Red Iberica de Ecoaldeas (RIE) e quest’anno, dal 28 giugno al 1 luglio 2018, si è svolto il XXI incontro estivo della RIE, dal titolo Cocreando con la madre Tierra. Il programma molto intenso prevedeva sessioni su tematiche legate alle cinque dimensioni degli ecovillaggi: l’ecologia, l’economia, il sociale, la visione del mondo e la trasformazione, senza mai dimenticare momenti cerimoniali e ludici, insaporiti da ottimi pasti, musica dal vivo e danze da tutto il mondo.
“Sono grata al programma SVE e RIVE per l’esperienza che ho fatto” racconta Alice “da un lato mi ha permesso di partecipare all’incontro RIE come volontaria e dall’altra di prendere parte alla vita comunitaria di Los Portales nel mese precedente l’evento, collaborando alla preparazione: abbiamo costruito strutture e servizi, aiutato nella preparazione dei pasti e la coltivazione dei terreni secondo metodi naturali per fornire il cibo sempre fresco, biologico e locale durante il raduno. Io e nove volontari provenienti da Italia, Germania e Inghilterra e Spagna siamo entrati a far parte della comunità seguendo i ritmi della giornata scanditi da cerchi mattutini, lavori collettivi, momenti di ristoro e altri di condivisione di arti e saperi attraverso laboratori proposti spontaneamente dai membri della comunità o dai volontari stessi”.
“Fin dall’inizio, l’accoglienza da parte dei membri della comunità è stata eccellente” rinforza Aurelio. “La grande eterogeneità del gruppo, sia di origini che orizzonti professionali e sociali diversi, ha costituito per me una grande opportunità di arricchimento personale e ampliamento di vedute”
. Un mese intenso, di lavoro pratico e intensità relazionale, scandito dal ritmo dei lavori e delle condivisioni, un flusso ricco di informazioni e di stupore. “Durante tutto il periodo di preparazione all’evento” continua Aurelio “ho apprezzato moltissimo la condivisione di esperienze e l’organizzazione frequente di
laboratori proposti da tutti che ha permesso di creare
un ambiente ricco di scambi culturali ed interpersonali, oltre a conoscere approfonditamente la comunità.
È con questo grande spirito di apertura e positività che abbiamo affrontato i quattro giorni del raduno RIE, svolti con grande intensità visto il ricchissimo programma di eventi ed attività. Sono entrato in contatto con diversi progetti ed ecovillaggi e ho conosciuto le
sfide di tipo ambientale e socioeconomico presenti nelle diverse zone della penisola iberica. Oltre ai partecipanti provenienti da numerosi altri paesi, l’evento ha ospitato il rappresentante del
Global Ecovillage Network Africa-GEN Africa, Aly Ousmane Pame proveniente dal Senegal: ciò mi ha dato l’opportunità di conoscere anche la situazione e le sfide a livello globale, in particolare del suo paese”. “Per me è stato davvero importante avere la presenza simultanea di rappresentanti del GEN Africa,
CASA Latino America, RIE e RIVE che hanno dato l’immagine di un movimento non limitato in piccoli territori ma che appartiene a una dimensione globale sempre più forte e unita” rinforza Alice con i suoi occhi lucidi e sorridenti “sono grata di questa opportunità e orgogliosa di aver potuto anche rappresentare la RIVE all’interno di questo raduno, con l’augurio e la speranza che sempre più grandi e più forti collaborazioni riescano a nascere tra persone coinvolte nello stesso processo di cambiamento e di responsabilità”.
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PER SAPERNE DI PIÙ
La vita comunitaria e la condivisione dell’abitare si stanno espandendo sempre di più, non solo all’estero, ma anche nel panorama italiano, che offre un ricchissimo e variegato arcipelago di esperienze, dall’housing sociale ai condomini solidali, dal cohousing agli ecovillaggi.
L’autrice mette a disposizione la sua attività di ricerca, accompagnandoci in maniera dettagliata all’interno delle varie realtà italiane, da nord a sud, fornendo una scheda dettagliata per ogni progetto, dalla personalità giuridica all’eventuale ispirazione spirituale, dall’organizzazione economica alla dieta scelta.
Una guida per farsi
un viaggio nelle esperienze comunitarie all’insegna non solo del
risparmio economico ma soprattutto di uno
stile di vita sobrio e a basso impatto ambientale, basato su
relazioni autentiche e di solidarietà.
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