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Vivere in ecovillaggio: come funziona?

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Una breve risposta a cura della nostra esperta di ecovillaggi e cohousing, Francesca Guidotti.
A seguito della lettura dell’articolo ” Le piccole utopie contemporanee degli ecovillaggi” di Valentina Pigmei pubblicato su Internazionale.it un lettore si domanda: “Non ho mai capito come funziona andarci a vivere. Compri una casa? Il terreno? Paghi un fisso? L’articolo è molto bello ma non chiarisce questi punti chiave. Qualcuno che ha esperienza mi toglie questa curiosità?”
Ecco la risposta di Francesca Guidotti, autrice del libro ” Ecovillaggi e cohousing” per Terra Nuova edizioni.
“Non riusicrò certo, ad essere esauriente ma per vivere in un ecovillaggio posso indicarti tre macro possiblità:
1) unirti ad un gruppo esistente, 2) aggiungerti ad un gruppo in formazione, 3) fondare un nuovo progetto.
Per quanto riguarda il punto 1), ogni comunità ha le sue regole per integrare nuovi membri ma generalmente si passa da un periodo di prova per conoscersi e sperimentarsi – generalmente da un anno a tre anni – alla fine del quale ti può essere chiesto, in base al tipo di comunità e agli accordi preesistenti, di comprare una quota dell’immobile/del progetto, mettere i tuo beni in comune a prescindere dal tuo stato sociale, o contribuire con una quota mensile. 
Nel caso 2)  dipende a che livello di progettazione è il gruppo in formazione. Probabilmente inizialmente non devi impegnarti economicamente ma sarà il gruppo (tu incluso) a determinare il contributo fisico/temporale/economico necessario alla realizzazione del progetto.
Caso n.3) tu come fondatore, puoi delineare l’idea economica/abitativa/sociale che sogni ma comunque sarà il gruppetto fondatore a definirla insieme.
Ogni realtà ha trovato o sta trovando la formula giuridico economica sociale più affine al proprio essere per cui troverai tante diverse sfaccettature e combinazioni. Spesso si tratta di cooperative agricole, abitative o sociali, aziende agricole, associazioni, fondazioni, agriturismi, impresa sociale.
Quello che ti consiglio è, prima di tutto, documentarti sulle realtà esistenti e cominciare a visitarle partendo da quella che senti a te più affine.
Vuoi saperne di più?
La vita comunitaria e la condivisione dell’abitare si stanno espandendo sempre di più, non solo all’estero, ma anche nel panorama italiano, che offre un ricchissimo e variegato arcipelago di esperienze, dall’housing sociale ai condomini solidali, dal cohousing agli ecovillaggi.
mette a disposizione la sua attività di ricerca, accompagnandoci in maniera dettagliata all’interno delle varie realtà italiane, da nord a sud, fornendo una scheda dettagliata per ogni progetto, dalla personalità giuridica all’eventuale ispirazione spirituale, dall’organizzazione economica alla dieta scelta. Una guida per farsi un viaggio nelle esperienze comunitarie all’insegna non solo del risparmio economico ma soprattutto di uno stile di vita sobrio e a basso impatto ambientale, basato su relazioni autentiche e di solidarietà.
Se vuoi saperne di più, clicca qui.

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