WE ARE THE CHANGE: GEN CONFERENCE 2013
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Cina, Corea, Bangladesh, Canada, Congo, Germania, Estonia, Slovenia, Italia, India, Spagna, e molti altri paesi hanno almeno un rappresentante, anche
se alcuni non rappresentano un ecovillaggio in particolare. Ci sono molti eco-attivisti che hanno realizzato, o stanno per realizzare, progetti per un
futuro migliore, in cui esseri umani e ambiente possono convivere in un rapporto di reciprocità.
La conferenza è un tempo di incontro, in cui i membri del Gen scabiano idee, condividono esperienze dirette, elaborano nuovi progetti e collaborazioni, imparano nuove tecniche di comunicazione, di progettazione, di organizzazione di comunità ecosostenibili, esplorano le dinamiche di gruppo e condividono strategie di raccolta fondi e riflessioni sulle norme giuridiche.
Il Global Ecovillage Network è un’organizzazione no profit che raduna i rappresentanti degli ecovillaggi di tutto il mondo. E’ come la nostrana Rive, ma più grande come numero di adesioni. Il Gen è un interlocutore di governi locali e nazionali, dell’Onu e della Comunità europea a livello internazionale. Il Gen è suddiviso in sottogruppi relative alle aree geografiche di appartenenza: l’Ena, per l’America del nord, CASA per il sud America, il Genoa per il continente asiatico, Australia e isole dell’Oceano Pacifico; il Gen-Europe per l’Europa e il Medio Oriente e il Gen-Africa.
L’azione del GEN è mirata a costruire percorsi di dialogo, dei “ponti”, tra culture, religioni, razze e linguaggi differenti: collega infatti villaggi ecologici dei paesi occidentali con villaggi rurali e tradizionali, per favorire lo scambio di conoscenze ed esperienze con beneficio reciproco; sviluppa programmi educativi grazie ai quali è possibile apprendere quotidianamente la pratica della sostenibilità, integrando cultura e saggezza tradizionale con tecnologie alternative e percorsi di ricerca. Per diffondere le conoscenze scambiate, dal 2005, il Gen propone dei corsi per imparare a costruire e vivere in una comunità ecologica, toccando argomenti di carattere pratico, teorico e che stimolano la riflessione interiore. Tra questi: l’ Ecovillage Design Education (Ede), il Gaia Education Design for Sustainability (Geds) e il Living Routes Programme. Ogni anno promuove la Gen-conference, svolta sempre in un ecovillaggio diverso. Quest’anno è la volta di Schweibenalp.
Schweibenalp è un delizioso insediamento montano, sulle Alpi svizzere, nel Cantone Berna, dove vivono trenta persone. E’ stato fondato nel 1982 come “Centro di unità”, ovvero un luogo in cui far convergere persone di diverse nazionalità e credenze spirituali e religiose differenti, a favore di un dialogo di pace, di una riflessione interreligiosa e di, come dicono loro, una religione del cuore. Per realizzare i propri obbiettivi, i membri di Schweibenalp hanno costituito una fondazione e gestiscono una struttura recettiva che consente la realizzazione di eventi di grandi dimensioni, come la Gen-Conference di quest’anno. Dall’Italia siamo partite in 4 donne di rappresentanza Rive, a cui si sono uniti, il giorno seguente, altri due rappresentanti della Città della Luce. L’accoglienza è delle migliori, ben organizzata e con tanto di cioccolatino in dono; una volta smistati tra l’albergo e l’area tende, allestita con grandi tepee e yurta autocostruiti, siamo andate a cena, alle 18:00 in punto. Le giornate della conferenza sono scandite dai pasti: alle 8.00 la colazione, alle 12:00 il pranzo e la cena alle 18:00; un pò strani come orari per un italiano, ma ci siamo subito adattate, gustando da colazione a cena, prodotti locali, biologici e vegetariani.
Ogni mattina c’è la conferenza, in cui sono presentati i progetti educativi e la struttura organizzativa del Gen, i principali ecovillaggi esistenti e temi cari agli ecovillaggi come la permacultura, il dragon dreaming e il fare rete con i social network. Nel pomeriggio, si svolgono le sessioni di workshop riguardanti temi d’interesse sociale, giuridico, economico, culturale e colturale, per finire la sera dopo cena, con la presentazione dei progetti di ecovillaggio o di salvaguardia dell’ambiente e della dignità umana. Per esempio, in Africa, il Gen attraverso la collaborazione con associazioni locali, sta portando avanti progetti di educazione alla permacultura, finalizzata a ricreare una base alimentare autonoma per gli abitanti dei villaggi tradizionali, oggi più che mai privati delle loro terre, costretti alla monocultura e all’acquisto di sementi da grandi multinazionali. O anche in Senegal, dove è in corso la conversione di villaggi tradizionali in villaggi ecologici, che mantengono sostanzialmente il carattere di comunità tradizionale, ma dotata di generatori di energia rinnovabile (pannelli solari, cucine solari, ecc), che permette loro di godere di maggiore confort e autonomia. Ma oltre ai momenti impegnativi, ci sono tanti momenti per parlare e conoscersi a fondo tra tutti i partecipanti, come gli home group (10 persone raggruppate casualmente che tutti i giorni per tutta la durata dell’evento si incontrano tra loro e condividono con gli altri il vissuto della propria giornata attraverso riflessioni, descrizioni, ascolto profondo) e gli immancabili danze intorno al fuoco con i tamburi dell’Africa.
Ogni anno, il Gen in collaborazione con Gaia Education ( www.gaia.org) , mette in palio 3000 € per il miglior progetto presentato dai membri del Gen. La cifra non è molto grande, ma può fornire un ottimo start-up. Per questo hanno presentato il proprio progetto molte persone che hanno passato una prima selezione per giungere alla votazione finale. Alla conferenza, sono arrivati 11 progetti che hanno dimostrato di avere valenza ecologica, sociale e divulgativa. Dopo averli presentati, Cosha, presidentessa del Gen International, e Macaco Tamerice (presidentessa del Gen-Europe, membro del cerchio degli anziani Rive, membro della Comunità di Damanhur) hanno chiesto all’assemblea di votare un progetto avvicinandosi al suo rappresentante. In pochi minuti tutti i presenti si sono raggruppati attorno all’idea che ritenevano più bella, e alla fine il premio in palio è stato vinto dai giovani rappresentanti del NextGen.
Come indica la parola stessa, il NextGen è la next generation, la nuova generazione di giovani (dai 14 ai 33 anni) che partecipano attivamente al Gen.
Molti sono “figli degli ecovillaggi”, ovvero ragazzi e ragazze nati e cresciuti all’interno di ecovillaggi, ma anche tanti giovani che stanno pensando di trasferirsi o hanno avuto esperienza di vita in comunità, che abbracciano la causa ecologista e la voglia di fare qualcosa per cambiare questa società. Tutti vi possono partecipare, basta essere iscritti al Gen. L’attribuzione del premio Gaia Excellence Award che si sono aggiudicati, permetterà loro di finanziare un progetto che prevede lo scambio e la permanenza di giovani dei paesi più svantaggiati, negli ecovillaggi storici del movimento internazionale, al fine di raccogliere un know how, idee e sfaccettature delle diverse esperienze.