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A 11 anni la prima sigaretta

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Giovanissimi e attratti dal fumo: sono in aumento, nella fascia di età compresa tra gli 11 e 12 anni, i ragazzi che accendono le prime sigarette. A lanciare l’allarme è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
«Le statistiche dicono che c’è stato un incremento importante tra i fumatori giovanissimi, in età 11-12 anni, e questo vuol dire che si è abbassato il livello di guardia e di consapevolezza anche di una stigmatizzazione del fumo», ha spiegato Lorenzin, secondo cui dopo la legge Sirchia c’è stato un periodo in cui fumare tra i giovanissimi non era più di moda, mentre adesso la situazione sembra in parte essere cambiata e per questo è necessario investire in campagne di prevenzione e sensibilizzazione, nelle scuole e non solo. C’è stata una fase dopo la legge Sirchia in cui «fumare non era più di moda tra i giovanissimi, non lo si vedeva fare neppure nel mondo dello spettacolo, nel cinema o nella televisione, ma oggi tutto ciò sembra superato – ha spiegato infatti il ministro – bisogna capire che questi sono campanelli d’allarme, a cui mettere rimedio con una grande sensibilizzazione perchè non ci può essere indifferenza quando si tratta dei minori». L’effetto emulazione, la voglia di stare al passo con i più grandi sono i fattori principali che sembrano avvicinare i ragazzi al fumo: recenti dati del rapporto «Bes 2014» dell’Istat hanno in effetti evidenziato che gli adulti e i ventenni, che in qualche modo sono un riferimento per i giovanissimi, non sembrano dare il «buon esempio» se è vero che tra gli uomini, nel 2013, la percentuale più elevata di fumatori si osserva tra i 25 e i 34 anni (36,2%) e tra i 20 e i 24 anni (34%), mentre tra le donne si registra tra i 45-54 anni (22,1%). Preoccupano, anche se apparentemente non altissime, anche le percentuali di fumatori tra i ragazzi di 14-19 anni (14,5% per i maschi e 8% per le femmine), perchè anche in questo caso l’effetto emulazione
potrebbe fare da traino anche per chi ha appena qualche anno in meno.
«Fumare non rende più ‘cool’, è davvero una stupidaggine, ma una volta che si entra nella spirale è complicato uscirne», ha quindi sottolineato Lorenzin rivolgendosi ai ragazzi e rimarcando che «la migliore maniera per non cadere nella dipendenza è non iniziare». «Quando si smette parlare di un problema è come se tutto fosse dimenticato e si rischia di regredire, per questo come Ministero faremo delle campagne contro il fumo, ma anche contro altri fenomeni preoccupanti come l’abuso di alcol e le droghe e per sensibilizzare sulle malattie sessualmente trasmissibili», ha concluso, ricordando che nel 2013 una legge ha già vietato il fumo anche negli spazi esterni degli istituti scolastici e la vendita di prodotti del tabacco ai minori di 18 anni. 

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