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Bambini: poco protetti dai rischi del web

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Positivi, ottimisti, fiduciosi nel futuro, ma iperprotetti dai genitori fuori casa e poco protetti invece dai rischi di internet. Sono fra i risultati della ricerca “Kids of today and tomorrow – Io non ho paura. Figli positivi e Velcro parents” realizzata in 32 Paesi tra 6200 bambini e ragazzi dai 9 ai 14 anni dalla Viacom International Media Networks. 
«Il tratto caratterizzante dei ‘millenials’, cioè i bambini nati nel nuovo millennio, a tutte le latitudini, è la positività, che non vuol dire scarsa consapevolezza – ha spiegato Morena d’Incoronato, responsabile Dipartimento Ricerche di Viacom International Media Networks Italia commentando la ricerca – Grazie all’esposizione così ampia ai mezzi tecnologici, hanno un’idea molto chiara del presente; l’85% dei bambini italiani (l’89% nel mondo) riesce a essere positivo sul futuro». Inoltre in Italia l’86% dei piccoli intervistati (il 90% nel mondo) ritiene che, impegnandosi, ogni obiettivo sia raggiungibile. «È un’immagine lontana da quella che spesso abbiamo di bambini viziati e abituati ad avere tutto – spiega – Vedono i genitori affrontare le difficoltà di oggi e sanno che devono impegnarsi, reagendo agli ostacoli anche con humour».  Il lato dolente sono i rischi per la loro iperesposizione al mondo digitale: nove bambini su 10 hanno un accesso molto frequente al web, usando l’email (67 % nel mondo, 60% in Italia), i social media (61% nel mondo, 59% in Italia) e l’instant messaging (47% nel mondo, 49% in Italia). Il rapporto tra amici veri e online è di uno a 10. Nel mondo reale invece i bambini si sentono iperprotetti (67% nel mondo, 74% in Italia) da mamma e papà, per questo si parla nella ricerca di “genitori velcro”. Un controllo che fa sentire sottovalutato il 68% dei intervistati italiani e il 56% nel mondo, anche se il 78% del target globale e l’80% in Italia sente di avere comunque una propria indipendenza. Per loro la multiculturalità è un vantaggio: il 74% nel mondo e il 71% in Italia reputa «fantastico» avere persone di altri Paesi che vivono nel proprio. «Della ricerca l’elemento che più mi preoccupa è la troppa esposizione dei bambini ai rischi del web, l’analfabetismo dei genitori rispetto alla rete – sottolinea Daniela DiMaio, responsabile di Nickelodeon – anche per questo abbiamo lanciato una campagna in collaborazione con il Telefono Azzurro contro il bullismo e in particolare il cyberbullismo».  L’indagine su ciò che spaventa i bambini tra i 5 e i 10 anni, realizzata dall’osservatorio Tips,  ha concluso che prevalgono la paura del buio (23%), della morte, (19%) e della folla (16%), legata a quella di essere abbandonati. 

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