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Bimbi più sani se vanno a letto regolari

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Uno studio inglese conferma che le buone abitudini del sonno sono fondamentali per evitare disturbi comportamentali in tutta la crescita dei figli. Si devono addormentare ad ore regolari. Importante la scelta del giusto momento
Molti genitori sanno che non è assolutamente facile riuscire a mettere a letto un bambino della buon ora. Certo, molto dipende dal carattere del bimbo, come dalla disciplina del genitore, ma se non ci riuscite non lamentatevi se poi vostro figlio è nervoso. Un pizzico di sforzo in più per farli dormire sempre alla stessa ora, potrebbe essere determinante per uno sviluppo equilibrato e sereno che tiene alla larga i problemi del comportamento e i disturbi del sonno. Una ricerca, condotta da un gruppo di pediatri dell’University College di Londra e pubblicata su Pediatrics, ha preso in esame i dati di oltre diecimila bambini dell’UK Millennium Cohort Study nati fra il 2000 e il 2001. Secondo i ricercatori i risultati hanno mostrato con chiarezza che «c’è una correlazione evidente fra il momento della nanna e problemi comportamentali. La mancanza di regolarità altera i ritmi circadiani, facilita la deprivazione di sonno e in ultima analisi compromette un corretto sviluppo cerebrale. Non avere una routine e un orario “fisso” per dormire provoca una specie di jet lag nei più piccoli e questo non è positivo per il cervello, il suo funzionamento e il suo sviluppo».
Altrettanto importante sembra la scelta dell’orario in cui mettere a letto i figli, stando a una ricerca dell’università del Colorado pubblicata su Mind, Brain and Education per la quale alcuni bambini sono stati studiati nell’arco di una settimana, misurando la melatonina alla sera e valutando modalità e tempi con cui riuscivano ad addormentarsi. «I dati mostrano che bisognerebbe cercare di sincronizzarsi con l’orologio biologico del bimbo, per far sì che possa addormentarsi velocemente e senza difficoltà riducendo il rischio di disturbi del sonno – spiega la coordinatrice dello studio, Monique Le Bourgeois –. Se i genitori infatti mettono a letto il bambino quando la produzione di melatonina non è ancora aumentata a sufficienza è probabile che il piccolo non riesca ad addormentarsi presto e bene: un bimbo su quattro ha problemi al momento della nanna, in molti casi potrebbe essere “colpa” dell’orario sbagliato in cui si va a letto. Purtroppo i disturbi del sonno nell’infanzia possono incidere in maniera negativa sullo sviluppo cognitivo ed emozionale: favorire un addormentamento veloce e sereno è perciò fondamentale, ad esempio riducendo l’esposizione alle luci artificiali di televisione e computer alla sera per facilitare la produzione di melatonina». Nei piccoli studiati dall’esperta statunitense l’inizio della sintesi dell’ormone si attesta attorno alle otto di sera: circa un’ora dopo i bimbi riescono ad addormentarsi con facilità, stando ai dati raccolti. «Naturalmente sarebbe complicato misurare la produzione di melatonina in ogni bimbo: il messaggio principale per i genitori è essere consapevoli che, se il figlio ha difficoltà ad addormentarsi nell’orario scelto per la nanna, è probabile che a quel punto della sera non sia ancora fisiologicamente pronto per dormire. Scegliere un altro orario può aiutarlo a scivolare nel sonno più facilmente, scongiurando difficoltà e problemi», conclude la ricercatrice.
Fonte: il Corriere

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