Dal libro “Allattare secondo natura” un passo dedicato a tutte le donne che hanno partorito con un taglio cesareo.
Cesareo e allattamento
Il taglio cesareo non è una scelta da prendere alla leggera. E non dovrebbe mai essere considerato parte di uno stile di vita. Dovrebbe essere un intervento riservato alle emergenze mediche. Per spiegare quanto sia importante per un bambino, mentalmente, fisicamente e spiritualmente, compiere il viaggio della nascita attraverso il canale di parto, ci vorrebbe un intero libro. Molte donne non sono consapevoli di come questo importante intervento di chirurgia addominale incida sulla loro capacità di allattare. E quelle che lo sanno, spesso pensano che sia a causa dell’intervento in sé.
Il peggior danno per l’avvio dell’allattamento è l’iniezione di morfina che viene fatta alla madre per eliminare il dolore. Alcuni studi mostrano come questo abbia un forte impatto sulla produzione di ossitocina materna, e come inibisca la sua capacità naturale di produrre latte. Non che lo renda impossibile, però è un aspetto che ogni madre dovrebbe prendere in considerazione prima di sottoporsi al bisturi. Tutte le regole sulla produzione di latte e sulla legge della domanda e dell’offerta si applicano anche alle madri che partoriscono con un cesareo. Non ti arrendere! Crea uno spazio sicuro nel quale iniziare l’allattamento.
Bevi acqua a volontà per disintossicarti dal farmaco. Prendi regolarmente infuso di ortica per facilitare l’eliminazione della morfina, e alternala con il finocchio per aumentare la produzione di latte. Chiedi che il bambino appena nato ti venga messo sul torace. Non c’è alcuna urgenza di mettere le gocce negli occhi, di procedere con l’iniezione di vitamina K e quella sul tallone per il prick test, di lavare e pesare: l’unico bisogno reale di tuo figlio sei tu. Tu e tuo bambino avete il diritto di avere un immediato contatto pelle-a-pelle e iniziare l’allattamento.
Anche se tu ti senti bene, il tuo bambino ha appena vissuto un evento traumatico, e ha comunque subito l’interferenza dei farmaci ricevuti attraverso la placenta. I bambini nati con il cesareo non arrivano nella forma migliore. Il loro corpo non ha avuto ciò che biologicamente era previsto. Anche rimandare la poppata, dopo che già si è subito un intervento chirurgico, mette a repentaglio il loro benessere. Dal suo caldo, accogliente, sicuro piccolo mondo in penombra (l’unico a lui noto da quando ha un corpo), senza preavviso viene buttato fuori in un ambiente di rumori violenti, luci abbaglianti, mani rudi, preda della forza di gravità, circondato da estranei. Questo è enormemente traumatizzante per ogni neonato. Gli ormoni gli scorrono nelle vene, mentre cerca di dare un senso al suo nuovo mondo. I messaggi che gli arriveranno saranno del tipo “combatti o fuggi”, messaggi di morte e paura, invece che di amore.
Compi ogni gesto con gentilezza, con riguardo, e metti i bisogni di tuo figlio avanti a qualsiasi altra cosa. Se non te la senti fisicamente di tenere il bambino, fai in modo che ci sia il tuo compagno, tua madre, la tua migliore amica a garantirgli il contatto pelle-a-pelle. Parlagli con dolcezza; spiegagli cosa sta succedendo. Lascia che gli ormoni dell’amore, portatori di vita, sgorghino da te e si riversino sul tuo bambino.
Allattare subito dopo la nascita è sempre importante, e sicuramente ancora di più dopo il brusco trauma di un parto cesareo. Abbi riguardo per te stessa. Hai appena avuto un importante intervento di chirurgia addominale, perciò riposa, e non portare peso che non sia quello del tuo bambino. Circondati di cuscini in modo da avere un buon supporto per la schiena e poter stare comoda mentre allatti.
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