Vai al contenuto della pagina

Giocando s’impara

homepage h2

Ruth Schmid, pedagogista di musica e movimento, ci spiega il valore del gioco per prevenire e risolvere difficoltà di apprendimento scolastico.

«Nell’uomo in realtà si nasconde un bambino che vuole giocare» diceva Nietzsche. Oggi sappiamo che la capacità di giocare è l’élisir di lunga vita: nei bambini il gioco è gioia allo stato puro, è un salto dell’immaginazione, è la conquista di nuovi orizzonti. Ma è anche un modo per preparare il corpo e la mente alle molteplici sfide dell’apprendimento e della vita.

Su questo argomento abbiamo intervistato la pedagogista Ruth Schmid.

D: Ruth, ovviamente il bambino quando nasce non sa camminare: quali sono le fasi che lo portano ad uno sviluppo completo delle proprie capacità motorie?
R: Ogni fase nella sequenza dell’evoluzione ha la sua specifica importanza, in quanto prepara il corpo e la mente ad una sempre più complessa capacità di rispondere alle situazioni dell’apprendimento e della vita. Il bambino muove il suo corpo nello spazio, prima rotolando, poi gattonando, infine camminando, correndo, saltando, facendo capriole  giravolte. In questo modo, oltre a divertirsi, sta creando un’importante serie di connessioni e collegamenti a livello cerebrale.
Ricerche scientifiche hanno dimostrato infatti che la stimolazione del labirinto auricolare, che controlla le varie posizioni del corpo nello spazio tridimensionale, a sua volta attiva il sistema vestibolare, che produce nuovi neuroni e sinapsi. Insomma, più un bambino si muove con tutto il corpo in tutte le direzioni, più la rete di connessioni cerebrali si infittisce.
Più l’equilibrio è messo alla prova, più stimoli arrivano al labirinto auricolare e al cervello.

D:Ci puoi fare un esempio pratico?
R: Le capriole e i ruzzoloni nell’erba sono i movimenti che per eccellenza integrano le tre dimensioni dello spazio: avanti-dietro, sopra-sotto, destra-sinistra.
Essere disinvolti nel muoversi nelle tre dimensioni è condizione essenziale per sapersi centrare e con-centrare, per essere capaci di stabilire punti di riferimento e trovare una collocazione di sé…

La versione completa dell’articolo è disponibile nel numero di Settembre 2009 di Terra Nuova disponibile anche nella versione eBook

Chi è Ruth Schmid
Di origine Svizzera, ma adottata dall’Italia da una vita, Ruth Schmid da più di trent’anni lavora con bambini, genitori e insegnanti per una nuova educazione al ritmo e all’armonia. La sua formazione, molto complessa, inizia in Svizzera presso la scuola di Mimi Scheiblauer, promotrice nell’ambito della terapia del metodo di educazione musicale Dalcroze1. Con questo metodo per la prima volta è stata riconosciuta l’importanza del movimento del corpo intero, e della coscienza del ritmo corporeo, nello sviluppo e nell’apprendimento.
Ruth ha continuato ininterrottamente la sua formazione arricchendola di tecniche come il Braingym e lo yoga ed è diventata un punto di riferimento importante per genitori alla ricerca di un’educazione olistica. Attualmente gestisce il centro ArPA di Firenze.

Le nostre riviste: TERRA NUOVA e SALUTE E’

Acquista ultimo numero

Abbonati alla rivista

Acquista un arretrato

I libri di Terra Nuova Edizioni

Visita lo shop on line

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!