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“Io so partorire”: il dossier completo

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Il parto è un incontro di esseri, di mondi, di anime, un momento d’amore pieno che nel contempo lega e slega due esseri viventi che si apparterranno per l’eternità: la madre e il figlio.
Può essere un momento trascendente, può essere il momento trascendente della vita; ma oggi le donne spesso vi arrivano gravide non solo del figlio in grembo, ma di paure indotte, di angosce e timori generati e amplificati da voci, racconti, leggende, televisione e medici. Per questo cercano qualcuno all’esterno a cui affidarsi, perché in se stesse non trovano più certezze né sicurezze; non riescono a riconoscere le proprie competenze, interrompono il dialogo con il loro corpo, che così viene monitorato, misurato, analizzato, giudicato da altri a cui lo consegnano.
Questo passaggio culturale, da cinquant’anni a questa parte, ha spostato il luogo del parto dalla casa all’ospedale. E lì è rimasto. Questo passaggio culturale ha anche promosso e alimentato l’interventismo medico a prescindere, il ricorso alla chirurgia e ai farmaci, trasformando la nascita in una malattia e la donna incinta in una paziente.
Oggi in Italia più del 99% delle donne partorisce in ospedale, a differenza di altre nazioni, come l’Olanda, dove una donna su tre sceglie di partorire a casa propria. Questa elevatissima medicalizzazione della nascita porta con sé un elevato ricorso al taglio cesareo, che nel nostro paese, stando ai dati forniti dall’Istituto superiore di sanità, è passato dall’11% del 1980 al 38% del 2008, con una significativa variabilità tra le regioni: si va dal 23% nella Provincia autonoma di Trento e in Friuli-Venezia Giulia, al 62% in Campania.
Vi proponiamo la versione integrale del dossier “Io so partorire” scaricabile al termine dell’articolo nell’allegato Pdf (il dossier è stato pubblicato a fine 2012 sul mensile Terra Nuova; per questo i dati statistici sono aggiornati fino a quel periodo). Troverete i dati sulle problematiche che sorgono anche in ospedale, le opportunità garantite alle donne che vogliono partorire nelle Case Maternità o a domicilio, le leggi regionali e nazionali, vengono sfatati luoghi comuni e fornite informazioni in modo che ogni donna possa decidere dove e come partorire in libertà e senza essere vittima di disinformazione o terrorismo.
Buona lettura!
Potete anche consultare la Mappa nazionale del parto a casa

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