Negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza dei genitori riguardo ai possibili danni ed effetti collaterali dei vaccini e molte famiglie hanno acquisito informazioni, ragionato criticamente e preso posizione. Immediata la reazione dell’establishment, aggressiva e finalizzata a seminare la paura più che una informazione ragionata. E ora “Vaccinare informati” risponde a tono a Garattini.
Silvio Garattini, direttore dell’istituto farmacologico Mario Negri, è intervenuto sulla rivista “BenEssere” facendo una lunga serie di affermazioni sui vaccini e sulle famiglie che decidono di non sottoporre i figli alle vaccinazioni. Trovate nell’allegato Pdf l’articolo integrale, scaricabile, comparso sulla rivista. Ennesimo attacco che però stavolta ha avuto una risposta per le rime da parte dell’associazione trentina “Vaccinare informati”, per mezzo della presidente Patrizia Filippi: lucida, indignata, ragionata. Ve la proponiamo. I lettori traggano le loro conclusioni.
«La nostra associazione è il riferimento di tutti quei genitori della nostra regione che vogliono informazione, libertà di scelta sui vaccini e solidarietà con i danneggiati – scrive Patrizia Filippi – Dopo aver letto il secondo attacco del prof Garattini nel giro di due mesi (maggio e giugno 2015) a migliaia di genitori italiani che ha definito egoisti, insensibili e addirittura ideologicamente contrari ai vaccini, non posso fare a meno di rispondere. A nome dei genitori dell’associazione chiedo che venga sentito il parere di altri specialisti, di tanti altri medici perchè l’argomento è complesso ma la verità non sta da una sola parte. L’informazione deve essere libera e slegata da ogni interesse. Non si deve avere paura della verità».
«Siamo stufi di essere considerati in questo modo e purtroppo non ci si concede mai una replica. E’ in atto una campagna vergognosa sulla stampa di ogni tipo, neanche fossimo terroristi. Ecco alcune riflessioni:
1. I genitori che scelgono consapevolmente di non vaccinare, non lo fanno per ideologia, per egoismo, ma solo per difendere la salute dei loro figli. Per vedere se sono così insensibili, non c’è che una modalità: un confronto scientifico, non sponsorizzato da case farmaceutiche, ma dal ministero sulla salute tra vaccinati e non vaccinati. Se i bambini e i ragazzi sono sani, ne trae beneficio tutta la comunità e anche l’economia del Paese, se vogliamo metterla su questo aspetto. Perchè non si vuole fare il confronto se si è così convinti che i vaccinati siano più sani? Chi soffre di più di tumori, asma, epilessia, gravi malattie neurologiche? I vaccinati o i non vaccinati? Non ci è dato di sapere
2. Non si parla mai di danni da vaccino. Addirittura secondo Garattini sono rarissimi. In Italia esiste una Legge, la 210 del 1992 ( ma i giornali non ne parlano mai) che afferma che i vaccini possono creare gravi patologie e anche la morte. Centinaia, forse già migliaia, sono coloro che sono stati dichiarati danneggiati e il dato è sottostimato perchè i genitori non sanno nemmeno che esiste questa legge, non sono informati delle complicanze da vaccino. Se si rendono conto che il bambino ha subito gravi effetti collaterali, comincia per loro un percorso tortuoso, se solo hanno il coraggio di voler iniziare la strada del risarcimento del danno. Quanti medici poi segnalano gli effetti collaterali? Quanti invece convincono i genitori a non intraprendere in nessun modo la strada della segnalazione di presunto evento avverso o addirittura, se si nomina la parola vaccino, non ascoltano nemmeno i genitori? Che si faccia parlareNadia Gatti, presidente del Condav (Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccinazione ) o il presidente di Assis , dott. Eugenio Serravalle (associazione di studi e di informazione sulla salute) o i presidenti di altre associazioni come noi ma diffuse in tutta Italia come il Comilva o il Corvelva. Dov’è il rispetto per questi genitori? Perchè chi ha subito un danno deve rimanere invisibile?
3. Secondo Garattini, i genitori sono sensibili a campagne denigratorie sui vaccini e quindi non immunizzano i loro figli. Mi piacerebbe che fosse disponibile ad un confronto con altri esperti come lui (non con semplici genitori come la sottoscritta) per andare a fondo della questione. Noi, come genitori, però, siamo a contatto diretto con chi non ce la fa più e chiama perchè prima dei vaccini il bambino era sano e dopo è cominciato l’inferno.
Abbiamo anche un grande rispetto e amore per i nostri figli e facciamo scelte coraggiose per la loro salute. Cosa c’è di più bello che vedere ragazzi sani che non consumano farmaci e sono pieni di vitalità? Dobbiamo sentirci in colpa per questo?
4. Si dice che torneranno malattie terribili se non ci vaccina più. Faccio fatica a capire come mai il morbillo sia diventato così terribile, quando fino a pochi anni fa veniva visto in un altro modo e non si incuteva la paura nelle persone. Mi si deve spiegare però come mai altre gravi malattie infettive non sono tornate in paesi europei dove ci si vaccina molto meno che in Italia, mentre esistono dove c’è la guerra, la povertà e la fame. Siamo poi sicuri che i vaccinati siano protetti? Vengono fatti su di loro regolarmente test per verificare l’immunità?
5. Il prof. Garattini afferma che i vaccini non contengono più, per la maggior parte, sali di alluminio. Anche il vaccino contro il papilloma? E altre sostanze potenzialmente tossiche? Sono stati contattati altri esperti su tale questione? Iniettare 7 vaccini contemporaneamente ad un piccolo bambino di due mesi, poi i relativi richiami, poi la trivalente, poi… non potrebbe sconvolgere il delicato sistema immunitario del bambino?
6. Infine una considerazione: la libertà di scelta per la salute, per la vita, è fondamentale per uno stato democratico come l’Italia. La libertà si ha con l’informazione corretta, con il confronto tra esperti e non denigrando chi fa scelte diverse. Noi non siamo contro i vaccini, siamo perchè sia tutelato il diritto al dissenso, il diritto a tutelare la salute dei nostri figli. Mi viene spesso in mente che durante il fascismo, alcuni scienziati , una minoranza, salvarono l’onore del nostro Paese, rifiutandosi di aderire al manifesto razzista. Non vogliamo un nuovo “fascismo sanitario” ma che, attraverso un confronto scientificamente corretto, le persone possano scegliere. Noi non ci stancheremo di impegnarci per questo affinchè la nostra bellissima Costituzione non venga stravolta. Lo dobbiamo ai nostri figli e anche a noi stessi».