“Lasciateci partorire come vogliamo”: la Toscana si mobilita
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“Proprio l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Parlamento Europeo già da tempo invitano gli Stati membri a garantire il diritto della donna a scegliere dove e come partorire ed oggi anche la Corte Europea per i Diritti Umani a Strasburgo supporta questa posizione, come dimostrato con la sentenza del 2010 – prosegue il comitato – Sappiamo che secondo tutti gli studi pubblicati non esiste un rischio aumentato di esiti negativi per chi sceglie il parto extra-ospedaliero e si rileva invece un tasso maggiore di interventi e di complicazioni per chi sceglie di partorire in ospedale.
Sappiamo inoltre che la salute dei nostri piccoli si genera da un delicato equilibrio tra fattori fisici, psichici, emotivi e sociali, e tra questi il primo legame con la madre e la buona riuscita dell’allattamento al seno sono fondamentali e fortemente dipendenti dalle modalità in cui è avvenuto il parto. Sappiamo infine che i parti a domicilio o in una Casa del Parto con l’assistenza delle ostetriche costano meno per la collettività. Il “Comitato per la Salute della Nascita” due anni fa ha presentato un progetto alla Regione Toscana, in cui si chiedeva di inserire nel nuovo Piano Sanitario il rimborso per le spese sostenute nel parto extra-ospedaliero.
Non abbiamo avuto alcuna risposta! Abbiamo bisogno del vostro aiuto per raccogliere migliaia di firme da presentare alla Regione Toscana, come già sta accadendo in Lombardia e in Liguria, perchè ci diano finalmente ascolto”.