Nelle gravidanze fisiologiche, quelle a basso rischio (cioè la stragrande maggioranza), partorire in casa è assolutamente sicuro: a dirlo uno studio condotto in otto paesi e pubblicato sulla rivista medica “EClinicalMedicine”, del gruppo editoriale The Lancet.
Partorire a casa è una scelta sicura: nelle gravidanze a basso rischio (cioè la stragrande maggioranza), garantisce per mamma e bambino lo stesso livello di sicurezza del parto in ospedale. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista
“EClinicalMedicine”, del gruppo editoriale The Lancet e coordinato da esperti della McMaster University in Canada.
Lo studio si è basato sul confronto dell’esito di circa 500 mila parti avvenuti in casa per scelta e di altrettante nascite avvenute in ospedale in otto paesi del mondo (Canada, Usa, Nuova Zelanda, Giappone, Inghilterra, Svezia, Australia e Olanda).
Non sono emerse differenze significative nel livello di sicurezza delle due modalità (ospedale o casa) scelte per partorire rispetto a parametri standard che vengono considerati per misurare la qualità e la sicurezza del parto: nessuna differenza, ad esempio, in termini di mortalità perinatale (durante il parto) e di mortalità neonatale (nelle prime 4 settimane di vita del bebè).
“Sempre più donne nei paesi ricchi stanno optando per il parto a casa, ma diverse preoccupazioni sulla sicurezza di questa scelta restavano in essere – ha dichiarato la coordinatrice del lavoro Eileen Hutton, professore emerito di ostetricia e ginecologia alla McMaster – Questa ricerca dimostra chiaramente che non vi sono differenze nel rischio per mamma e bebè quando si sceglie di fare il parto in casa piuttosto che in ospedale”.
Letture utili
Terra Nuova ha pubblicato diversi libri estremamente utili per scegliere una gravidanza e un parto naturali. Verena Schmid, osterica con esperienza quarantennale e una delle pioniere del parto in casa, è autrice di
“Il parto in casa e in casa maternità”, con tutte le informazioni per poter scegliere come partorire in un ambiente accogliente, offrendo al nascituro le condizioni migliori per venire al mondo in modo sereno e naturale.
Verena Schmid si rivolge alle ostetriche, alle studentesse, alle donne e alle coppie in attesa; a ciascun gruppo offre gli strumenti specifici per comprendere i numerosi vantaggi di un parto fisiologico, realizzabile in tutti i contesti di nascita. Lettrici e lettori, pagina dopo pagina, impareranno a valutare la qualità delle proposte assistenziali a domicilio e in Casa maternità e sapranno così come mettere in pratica le proprie scelte in sicurezza.
“Voglia di parto” è l’altro libro di Verena Schmid, dove l’autrice mette in risalto l’importanza di ricorrere a parto naturale per vivere nella totalità delle potenzialità corporee ed emotivo il momento della nascita.
L’intento di questo lavoro è quello di restituire significato alle doglie del parto e, nello stesso tempo, offrire strumenti di contenimento e di riduzione del dolore al suo minimo fisiologico. Ma non solo: vuole aprire nuove strade, affinché il significato del dolore del parto si possa trasformare. Il volume non intende né esaltare il dolore né demonizzare l’analgesia farmacologica, piuttosto vuole riempire quel vuoto che esiste tra parto medicalizzato e parto “senza niente”, che spesso avviene in condizioni difficoltose: il fine è aprire una terza via attraverso l’analgesia o ipoalgesia fisiologica, un tipo di analgesia che si basa sull’incremento delle risorse endogene della partoriente e può essere complementare sia al parto naturale che a quello medicalizzato. Nelle pagine a seguire viene offerta un’informazione esauriente su tutti i metodi esistenti di controllo del dolore e vengono anche fornite opzioni per l’autogestione. Sono inoltre illustrati i pro e i contro di ogni possibilità, affinché le scelte che saranno fatte dalle donne tengano pure conto dei valori e dei bisogni personali.