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Talidomide: parte causa pilota

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Parte la prima causa al ministero per l’indennizzo riservato alle vittime del Talidomide. Potrebbe sbloccare miliardi.
E’ una signora di Alcamo (Trapani), a cui mancano gli avambracci e gran parte delle braccia, la prima a intentare una causa al ministero della Salute per l’indennizzo riservato alle vittime del Talidomide, il principio attivo contenuto in un farmaco antiemetico che causò la nascita di circa ventimila persone deformate in tutto il mondo. Oltre trecento in Italia. La causa avviata dagli avvocati Stefano Bertone del foro di Torino ed Ermanno Zancla e Federica Licata del foro di Palermo potrebbe costituire il precedente in grado di sbloccare miliardi di euro di risarcimenti. Una legge del 2009, riconosce infatti un assegno mensile vitalizio per i nati tra il 1959 al 1965. Sono circa 180 le persone che ne hanno diritto, anche se l’assegno da quattromila euro al mese circa non è ancora arrivato a nessuno di loro. Ma gli effetti del Talidomide sarebbero anche successivi ai nati nel 1965. Oltre un centinaio di persone in Italia (oltre trenta in Sicilia) che  presentano identiche lesioni-deformazioni, ma nate prima o dopo quel periodo, sono state estromesse. 

Fonte: Ansa

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