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Tra gli 11 e i 17 anni il 50% vittima di bullismo

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Sconcertano i dati Istat: la metà dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni ha subìto atti di bullismo. Si va dalle offese alla derisione, dalle minacce alle aggressioni. Cosa sta accadendo tra i nostri giovani?
Si va dalle offese alla derisione, dalle minacce alle aggresioni, con spintoni, calci e pugni fino al danneggiamento e alla sottrazione di cose di proprietà, dalla diffamazione, storie e/o bugie messe in giro con l’intento di screditare, all’esclusione. Il fenomeno del bullismo è in continua evoluzione, così come il modo di comunicare; le nuove tecnologie a disposizione, Internet o telefono cellulare, sono inevitabilmente ulteriori potenziali mezzi attraverso cui compiere e subire prepotenze o soprusi. A fornire la sconcertante fotografia e l’Istat.
Più del 50% degli intervistati 11-17enni ha dichiarato di essere rimasto vittima, nei 12 mesi precedenti l’intervista, di un qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento. Una percentuale significativa, pari al 19,8%, dichiara di aver subìto azioni tipiche di bullismo una o più volte al mese. Per quasi la metà di questi (9,1%), si tratta di una ripetizione degli atti decisamente asfissiante, una o più volte a settimana.
Le ragazze presentano una percentuale di vittimizzazione superiore rispetto ai ragazzi. Oltre il 55% delle giovani 11-17enni è stata oggetto di prepotenze qualche volta nell’anno mentre per il 20,9% le vessazioni hanno avuto almeno una cadenza mensile (contro, rispettivamente, il 49,9% e il 18,8% dei loro coetanei maschi). Il 9,9% delle ragazze subisce atti di bullismo una o più volte a settimana, contro l’8,5% dei maschi.
La percentuale di soggetti che dichiara di avere subìto prepotenze diminuisce al crescere dell’età. Il 22,5% dei ragazzi 11-13enni dichiara di essere rimasto vittima di vessazioni continue (una o più volte nel corso del mese) da parte di altri coetanei, rispetto al 17,9% degli adolescenti 14-17enni. Le differenze tra i ragazzi più piccoli e gli adolescenti si riducono se si considerano quanti hanno subìto prepotenze e/o vessazioni più raramente (qualche volta nell’anno): rispettivamente il 53,3% dei più piccoli e il 52,2% dei 14-17enni.
Le differenze sono sostanziali a livello territoriale. Le azioni vessatorie sono più frequenti nel Nord del Paese, dove le vittime di atti di bullismo rappresentano il 23% degli 11-17enni (24,5% nel Nord-est, 21,9% nel Nord-ovest). Considerando anche le azioni avvenute sporadicamente (qualche volta nell’anno), oltre il 57% dei residenti al Nord ha subìto qualche prepotenza nel corso dell’anno precedente l’intervista, contro una quota inferiore al 50% dei residenti nelle regioni centrali e in quelle meridionali.
Le ragazze 11-17enni più spesso vittime di “Cyberbullismo”
Il “Cyber bullismo” può essere considerato una particolare forma di bullismo commesso tramite l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, come telefoni cellulari, Internet, tablet. Quella attuale è, infatti, la prima generazione di adolescenti cresciuta in una società in cui l’essere connessi rappresenta un dato di fatto, un’esperienza connaturata alla quotidianità: nel 2014, l’83% dei ragazzi tra 11 e 17 anni di età utilizza Internet con un telefono cellulare e il 57% naviga nel web.
In particolare, i maggiori fruitori di tecnologia sono gli adolescenti 14-17enni, i quali utilizzano giornalmente o qualche volta a settimana il telefono cellulare nel 92,6% dei casi (contro il 67,8% degli 11-13enni), nel 50,5% il personal computer e nel 69% Internet (contro il 27,4% e il 39,4% dei più piccoli di 11-13 anni). Le ragazze fra gli 11 e i 17 anni usano più frequentemente dei coetanei sia il telefono cellulare (86% contro 79,2%) sia Internet (59,8% contro 54,1%).
Al Nord 2 ragazzi su 3 hanno assistito a episodi di prepotenza tra ragazzi
La presenza di testimoni che assistono a episodi di prepotenza è un elemento essenziale per comprendere meglio non solo la dimensione del fenomeno ma anche i contesti in cui le condotte aggressive si manifestano.
Il 63,3% dei ragazzi e adolescenti è stato testimone di prepotenze almeno una volta nei 12 mesi precedenti l’intervista, il 26,7% dichiara di aver assistito, una o più volte al mese, a comportamenti vessatori di alcuni ragazzi verso altri.
Dai risultati dell’indagine emerge che sono le ragazze più dei ragazzi ad assistere a questi episodi una o più volte al mese (rispettivamente il 27,6% contro il 25,9% dei loro coetanei).
Testimoni di condotte aggressive sono soprattutto gli 11-17enni residenti nel Nord del Paese, che dichiarano in 2 casi su 3 di aver visto azioni di quel tipo nel corso dell’anno precedente l’intervista. Inoltre, nel Nord il 30,3% ha assistito a comportamenti vessatori messi in atto contro coetanei una o più volte al mese; la quota è di poco inferiore al 25% nelle regioni centrali e non arriva al 24% in quelle meridionali.

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