Carta e prezzo dei trasporti: cosa ci attende
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Sono proprio questi due fattori che hanno favorito la ripresa degli scambi da e verso l’Asia vista la maggiore disponibilità di container e questo sta determinando il progressivo calo dei noli dopo due anni di pura follia.
Restano tuttavia numerose incertezze, innanzitutto il contesto economico e geopolitico poi la questione energetica, la presenza di stock considerevoli ed infine la politica zero covid in Cina.
Tutti questi elementi che contribuiscono a creare un contesto estremamente instabile, vede le compagnie di navigazione dopo un biennio così anomalo, determinate a salvaguardare i propri margini e lo stanno facendo riducendo la capacità di stivaggio dei contenitori sulle navi. Ormai è assodato che le compagnie di navigazione con i tagli stanno cercando di ricreare una certa pressione per ridurre i costi operativi e frenare il crollo delle tariffe, infatti hanno già ridotto del 10% i volumi tra Asia ed Europa.
Quello che è certo è che con la maggiore difficoltà di imbarco assisteremo ad un allungamento dei tempi di transito. La situazione dipenderà molto anche dalla ripresa della domanda interna della Cina che assorbirebbe maggior domanda di trasporto e potrebbe congestionare nuovamente i porti complice anche il capodanno cinese, periodo in cui storicamente le attività portuali subiscono pesanti ritardi .
E’ evidente che il mercato dei trasporti marittimi oggi in convalescenza, resta volatile e con una scarsa visibilità generale. Per questo è fondamentale tenersi aggiornati sugli sviluppi in modo da adeguare la propria strategia di trasporto per garantire le importazioni e soprattutto giocare in anticipo.