La curcuma è una delle spezie più famose della medicina tradizionale. Scavi archeologici mostrano che veniva utilizzata già nell’antica Roma, nel Medio Oriente islamico e in India, dove fu soprannominata “l’erba del sole”.
Attualmente le opere scientifiche convalidano le proprietà della curcuma un tempo sospettate dagli antichi e contribuiscono a divulgarle in tutto il mondo. Ma come godere davvero di questa perla della natura?
Quali sono le proprietà riconosciute della curcuma?
Non è un caso che la curcuma sia stata oggetto di preparazioni terapeutiche in innumerevoli farmaci tradizionali in tutto il mondo. Oggi, la ricerca scientifica permette di riconoscere almeno quattro delle tante
proprietà della curcuma:
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È un potente antiossidante. Molti dei componenti della curcuma svolgono un’eccezionale attività antiossidante. Questa capacità di contrastare i radicali liberi (che sono associati a molte patologie quali il cancro, i disturbi cardiovascolari, le malattie neurodegenerative) è ora utilizzata nella prevenzione dell’invecchiamento cellulare e nel trattamento alternativo di varie malattie.
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È un rimedio contro i disturbi digestivi (acidità gastrica, dispepsia, dolori di stomaco, nausea, sensazione di pesantezza, ecc.). Agisce su tutti i meccanismi della digestione stimolando la secrezione del muco gastrico e proteggendo la parete intestinale dalle aggressioni esterne.
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Stimola l’appetito.
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È un formidabile antinfiammatorio. Nei paesi asiatici la curcuma è stata utilizzata per migliaia di anni per la sua capacità di contrastare le infiammazioni. Molti studi hanno convalidato questo uso tradizionale contro vari disturbi infiammatori quali artrosi, colite ulcerosa, pancreatite, artrite, sindrome dell’intestino irritabile o svariate infiammazioni dell’occhio.
Questi benefici sono universalmente riconosciuti e continuano ad essere sfruttati in tutto il mondo.
La comunità scientifica prosegue la ricerca per comprendere i meccanismi d’azione che entrano in gioco. Per il momento sappiamo che i rizomi della curcuma contengono sostanze antiossidanti molto potenti, che sono stati denominati curcuminoidi e che comprendono la famosa curcumina. Queste sostanze potrebbero spiegare molte delle proprietà della curcuma tradizionali: diversi studi suggeriscono che agiscono su obiettivi multipli quali fattori di crescita, enzimi, citochine o persino geni, causando così vere e proprie cascate molecolari nel corpo.
Come consumare la curcuma?
La curcuma viene utilizzata in molte forme in tutto il mondo, ma prendiamo qui in considerazione le 3 principali.
Infuso di curcuma
Per ottenere una bevanda calda alla curcuma, preparare un’infusione con 1,5 g di rizoma secco in polvere (l’equivalente di mezzo cucchiaino da tè e circa 60 mg di curcuminoidi) in 15 cl di acqua bollente per circa 15 minuti. Per poter usufruire delle proprietà della curcuma si consiglia di berne due tazze al giorno.
È anche possibile preparare una tintura madre di curcuma. Per prepararla bisogna riempire la metà di un vaso di rizoma di curcuma appena grattugiato, quindi aggiungere alcol a 90° fino al bordo e chiudere il coperchio. Il vaso dovrà poi essere conservato al buio per circa 8 settimane, avendo cura di agitarlo ogni giorno. Successivamente sarà sufficiente filtrare il liquido ottenuto e conservarlo in un vaso opaco. Consumarlo è semplice: mescolare un cucchiaino da tè di questa tintura con un po’ di miele in un po’ di acqua tiepida e aggiungere un pizzico di pepe per aumentare la biodisponibilità dei curcuminoidi e dei loro benefici.
Olio essenziale di curcuma
L’olio essenziale di curcuma è uno degli oli più antiossidanti. Viene usato principalmente sulla pelle per favorire la cicatrizzazione e contrastare le specie di ossigeno reattivo derivanti dall’inquinamento o dai raggi UV dal sole. Tuttavia, può essere utilizzato anche in cucina per godere dei suoi effetti in ambito digestivo, a condizione che venga prima diluito in una materia grassa.
Sotto forma di integratori di curcuma
Dal momento che si sospetta che i curcuminoidi siano responsabili degli effetti terapeutici della curcuma, può essere saggio utilizzare
integratori di curcuma.
Consentono di usare dosi ampiamente superiori a quelle ottenibili con infusi, oli essenziali e rizoma essiccato in polvere. Gli integratori standardizzati con curcuminoidi al 95% sono i più potenti, come altresì quelli contenenti bromelina, piperina o fosfolipidi, perché migliorano l’assorbimento.
Qualunque sia il metodo di utilizzo scelto, la curcuma offre naturalmente innegabili benefici per la salute. Soprattutto perché, pur essendo una pianta tropicale, si può coltivare in casa piantando un pezzo di rizoma fresco in un vaso contenente terriccio. Lo si tiene in casa all’inizio dell’anno e lo si mette a dimora una volta terminato il rischio di gelate.