Il pensiero di Rousseau è più che mai attuale per la Cooperativa Sociale Liberi Sogni, che dopo anni di esperienza sul campo e attraverso il progetto EsplorAzioni, ha codificato un nuovo modello educativo di didattica esperienziale in natura e lo ha presentato durante il Convegno-Convivio “Driiin! tutti e tutte fuori dall’aula”.
Sabato 11 dicembre 2021 presso Fondazione del Monastero di Santa Maria del Lavello, la Cooperativa Liberi Sogni ha presentato il suo peculiare metodo di didattica esperienziale per dimostrare come la natura nella sua biodiversità, offra innumerevoli stimoli e suggestioni che possono favorire un apprendimento organico di corpo mente e cuore ad una crescita equilibrata, armoniosa e in sintonia.
Matteo Rossi, Presidente della Cooperativa conosce bene i bisogni educativi dei ragazzi e denuncia “il contesto sociale in cui viviamo oggi, caratterizzato da iperstimolazione, impegni pressanti, che rende sempre più faticoso recuperare le proprie origini e il significato profondo e autentico di natura. Le nuove generazioni imparano a conoscere paesaggi, piante, la natura in generale più attraverso presidi tecnologici che per esperienza sensoriale diretta perdendo suoni, profumi, odori, colori e sapori” .
Liberi Sogni dal 2006 lavora quotidianamente sul campo, per contrastare questa povertà esperienziale ed educativa, proponendo un’offerta formativa di apprendimento innovativa, che tenga conto delle diverse intelligenze e privilegi la socialità reale non mediata da presidi tecnologici, fatta di con-tatto di prossimità ed esperienze autentiche e multisensoriali.
Quello che i bambini/e e i ragazzi/e hanno sperimentato all’interno del progetto EsplorAzioni sono state attività pensate e modellate a seconda della loro fascia di età e dell’ambito in cui sono state svolte.
Con le scuole le proposte sono state integrate al programma scolastico per poter “fare scuola”, sperimentando le diverse discipline al di fuori delle mura scolastiche e a diretto contatto con la natura e il territorio. Sono stati realizzati esperimenti e osservazioni botaniche andando direttamente in zone boschive per riconoscere da vicino piante, erbe e fiori. Oppure esperimenti chimico- fisici effettuati su acque di torrenti e fiumi; anche la fauna e la microfauna sono state studiate esaminandole al microscopio, osservandole sul campo o ascoltando i canti degli uccelli.
I giovani partecipanti del progetto hanno potuto immergersi con tutti i sensi in natura, i laboratori e le attività legate all’ambito artistico sono state particolarmente efficaci in questo senso e per creare un contatto con l’ambiente circostante: land art, costruzione di tane e nidi e ideazione di storie partendo dagli elementi naturali, hanno acceso la creatività dei ragazzi portandoli a manipolare e toccare tutto ciò che è naturale.
Mentre, per connettersi con il loro territorio, hanno creato mappe bi e tridimensionali andando a scoprire i loro luoghi del cuore, luoghi dove possono stare bene da soli o con gli altri, per creare la loro comunità.
Con bambini e ragazzi dei centri estivi diurni e dei campi estivi residenziali le giornate sono state caratterizzate da una pura immersione in natura. Camminate lungo sentieri nei boschi, in riva al fiume o per raggiungere le vette dei monti che circondano il territorio lecchese. Sono stati sperimentati diversi sport, laboratori di danza e movimento per attivare il proprio corpo in modo armonico. Non sono mancati laboratori di cucina con prodotti coltivati nel nostro orto dalle mani di questi giovani “agricoltori”.
Lo stare tutto il giorno insieme crea legami fortissimi con gli altri e con il luogo che diventa la propria casa/rifugio per tutto il tempo del campo.
Una vera casa/rifugio sugli alberi è stata costruita nel bosco di castagni di Rapello. Per realizzarla i ragazzi hanno utilizzato utensili che non avevano mai maneggiato, imparando a destreggiarsi con discreta disinvoltura, sempre aiutati e indirizzati da persone qualificate ed esperte. Non sono mancati laboratori per le famiglie con affascinanti osservazioni notturne di animali e stelle.
Tutto questo in un solo, intensissimo progetto, finanziato da un bando ministeriale del Dipartimento Politiche Famiglia – Presidenza Consiglio dei Ministri, che ha visto coinvolti 12 classi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado per un totale di 187 alunni e alunne, 25 docenti, 30 ragazzi in condizioni di fragilità 10-16 anni, un centinaio di bambini e ragazzi che hanno preso parte ai Centri Estivi Diurni, 3 comuni delle province di Lecco e Bergamo e tante famiglie, artigiani, nonni, comunità coinvolte nei vari paesi.
Un impegno notevole che ha portato la Cooperativa a cercare casa in natura dove vivere le attività in una dimensione più quotidiana. La nuova sede di Liberi Sogni è Cascina Rapello, sul Monte di Brianza dove sono convogliati tanti progetti e attività: la Libera Università del Bosco, i campi estivi residenziali, il Rapello Folk festival e tante attività e laboratori che hanno coinvolto famiglie, scuole, associazioni del territorio.
Insomma, un grosso lavoro collettivo, dentro e fuori la scuola, che ha portato ad un’importante codifica sul piano metodologico di apprendimento esperienziale in natura, che si pone l’obiettivo di generare nei bambini e ragazzi la curiosità e il piacere di apprendere e scoprire in natura e che vuole ricordare a insegnanti e istituzioni che si può imparare anche fuori dall’aula. Con più gioia. E quindi con più efficacia.
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