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Gli italiani sono ricicloni, ma gli editori un po’ pigri

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Molti cittadini pensano che dopo aver separato correttamente carta e cartone dagli altri rifiuti, venga buttato via tutto insieme e non venga opportunamente riciclato. I dati di Comieco però ci rassicurano: in Italia vengono riciclate circa 3.000 tonnellate di carta e cartone al giorno.
Gli italiani sono ricicloni, ma gli editori un po’ pigri
Gli obiettivi strategici fissati per il nostro Paese sono stati non solo raggiunti ma anche superati: la quota degli imballaggi cellulosici che vengono riciclati e recuperati ha superato ampiamente l’obiettivo. Gli ultimi dati disponibili, riferiti al 2019, parlano da soli: sono stati raccolti 3,5 milioni di tonnellate di carta e cartone e l’81% è stato avviato al riciclo.
Siamo il paese che ha la maggior capacità di raccolta a livello procapite.
Le cartiere in Italia attrezzate per la produzione di cellulosa a base macero sono dislocate in varie regioni e producono principalmente carte per imballaggio flessibile, carte per ondulatori per la produzione di scatole. Tra le eccellenze in Lucchesia, ad esempio, c’è ancora il distretto maggiore per la produzione della carta igienica e per uso alimentare.
Le cartiere che producono carta per uso grafico totalmente riciclata hanno difficoltà a sostenersi per via dei costi energetici elevati e per la mancanza di mercato. Molte ne abbiamo perse per strada negli ultimi anni a causa dei costi di produzione molto più altri rispetto ad altri paesi europei. La carta riciclata per uso grafico viene prodotta prevalentemente in Germania ed Austria, perché c’è una cultura del riciclo e recupero molto più sviluppata rispetto che da noi ed il consumatore nordeuropeo trova soddisfazione a utilizzare un supporto riciclato su cui scrivere e predilige leggere su carta riciclata, cosa che in Italia funziona ancora poco.
Se sta aumentando la domanda di carta per il packaging, su quella per uso grafico abbiamo crolli a due cifre anno dopo anno. Oggi per comunicare si usano prevalentemente altri strumenti come internet. Se per riviste e giornali i risultati sono catastrofici, il libro per fortuna tiene ancora.
Per la carta riciclata c’è ancora molto margine di crescita, anche perché abbiamo prodotti sempre più validi, gradevoli al tatto e con elevata opacità, requisiti fondamentali per una buona lettura. Questi valori rendono il supporto riciclato equiparabile se non superiore a quello di fibra vergine. Gli editori si potrebbero sforzare un po’ di più. Di solito ci si accontenta di un supporto certificato FSC, prodotto nel rispetto dell’ambiente. Ma per fortuna ci sono editori, come Terra Nuova, che invece scelgono di utilizzare un carta ecologica e al 100% riciclata.

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